Ha avuto il vantaggio del mazzo, ma da cattivo giocatore, ha subito lo spariglio senza essere in grado di riparigliare
Il gioco antico dello scopone scientifico, ma anche quello, che giochiamo noi, della scopa (senza asso piglia tutto) ha una regola ferrea: chi è di mano spariglia, il mazziere, ultimo di mano, non può che riparigliare.
Pensare, come ha fatto Grillo, che nessuno tentasse di sparigliare per lasciare il vantaggio a chi tiene il mazzo, si è rivelata pura ingenuità.
“Mantenere la pariglia o sparigliare, evitare che gli avversari facciano il mulinello, capire l’opportunità della presa e trovare un rimedio in caso di bisogno, questo è lo studio grande e sottile che conferisce alla scopa dignità di scienza... chi non è capace di memoria e attenzione lasci lo scopone e vada a giocare a noci (gioco da bambini)”.
Essere vincitori morali e pensare che il consenso possa continuare per insipienza altrui è eccesso di presunzione e mancanza di progettualità.
Appoggiare tutta una strategia sulla formuletta PDL + PD – L = SS (sconfitta sicura) è andato bene finché non sono intervenuti la decadenza di Berlusconi e l’elezione di Renzi a segretario del PD.
A quel punto l’Aventino dorato è diventato un boomerang tanto da far temere l’irrilevanza politica di una delle forze che ha avuto il maggior consenso elettorale. Attendere le Europee per vedere se quel tipo di politica possa ancora pagare, potrebbe essere troppo tardi. Qualche segnale s’è già avuto e, anche se limitato nei numeri, ha dimostrato che l’elettorato Grillino non ha gradito gli atteggiamenti di puro ostruzionismo, preferendo ad essi assunzioni di responsabilità.
Lo scopone scientifico è anche lo strepitoso film di Comencini dove i ‘poveri’ Sordi e la Mangano si illudono di spillare il patrimonio alla ‘ricca’ Americana che li invita ogni anno a giocare nella sua villa romana.
Il finale scontato vede lo stracciarolo e la moglie più disperati di prima. Oltre a perdere il denaro prestato ci rimettono anche la catapecchia. La sola vendetta, della figlia che regala la torta avvelenata alla perfida vecchia, mitiga il disgusto per la fine a cui sono destinati i ’poveri perdenti’.
Ma torniamo a Grillo, aveva in mano il mazzo, poteva far eleggere un suo presidente e pretendere di essere determinante per il governo.
La follia, di essere autosufficiente, gli ha fatto perdere tutto come ai ‘poveracci’ dello scopone.
Berlusconi, la Lega, i Forconi, sono con lui a giocarsi e contendersi il populismo.
Letta, Alfano e Napolitano, sono stati trasformati in volonterosi che si sacrificano per non far precipitare l’Italia nel baratro dell’ingovernabilità.
L’abile Renzi, che con coraggio e spregiudicatezza non ha sparigliato solo al di fuori ma anche in casa sua, si trova in pole position per un futuro che lo vede protagonista.
Solo Grillo, anche se manterrà od aumenterà i suoi consensi, non si trova più nella condizione di chi potrà distribuire le carte.
Negli anni tra le due guerre un astronomo dilettante Bresciano, Giovanni Paneroni nato a Rudiano, percorreva la città e la provincia, con il suo carretto da gelataio, al grido: “la terra non gira o bestie!”
Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili..
Vanta titoli che non possiede, spaccia Master per Dottorati, è laureata in filosofia e non in fisica; è il duro attacco del giornale americano “New Yorker” alla passionaria indiana della lotta agli OGM. Dipinta come una ciarlatana non scientifica
Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico
Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati, ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici
Fare bene le cose senza pretendere l’ottimo e la perfezione è la morale di questo aforisma di Voltaire. Perché e’ impossibile vivere nel migliore dei mondi, si può solo “coltivare il nostro giardino”
«… Il 22 Giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista…il risultato non contava, la questione di principio era battere quegli altri per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte…»
Spianare le montagne è stata nei secoli l’aspirazione dell’uomo. Poeti e bambini sono di parere diverso: “sempre caro mi fu quest’ermo colle…” è l’incipit del poeta; favole e ricordi più belli dei bambini, hanno sempre a protagonisti boschi e montagne
Si è votato in tutta la valle e la maggior parte delle amministrazioni uscenti è stata riconfermata. Il cappello sulla vittoria di Nabaffa a Idro, l’hanno voluto mettere quelli che si autodefiniscono: “I salvatori del lago”. Chissà se questo porterà fortuna al Sindaco?