Un'intervista a "Repubblica" di Vincenzo Ferrara, climatologo dell'ENEA, mette in evidenza che quanto sta succedendo anche in Italia con la risalita degli anticicloni africani al posto dei più miti anticicloni atlantici può provocare cambiamenti nella circolazione dell'atmosfera.
Singole alluvioni e singole siccità non possono essere automaticamente messe sul conto dei cambiamenti climatici. Ma la somma delle anomalie e l’intensità dei fenomeni si.
L’accelerazione dei danni è impressionante.
I disastri che hanno investito nel novembre scorso Liguria, Toscana e Sicilia, sono destinati a moltiplicarsi.
Cosa si può fare per ridurre il rischio? La prima cosa è la prevenzione: abbattendo molto rapidamente le emissioni serra possiamo ancora ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici. La seconda mossa è l’adattamento: una quota di danni è ormai inevitabile, bisogna ridefinire il concetto di “sicurezza idrogeologica” in un mondo in cui i fenomeni meteo sono sempre più violenti.
Ciò che nelle previsioni si è sbagliato è il ritmo del dissesto atmosferico. Altro che catastrofismo: c’è stato un eccesso di ottimismo.
Anche per il lago il tempo delle chiacchiere è scaduto.
Di sicurezza non può che occuparsene il potere politico, il potere economico non ne è capace.
Indirizzare le attività umane, comprese le attività economiche, in modo che l’aria e l’acqua possano venire impiegate dall’industria, dall’agricoltura, dal turismo, dallo sport, dal divertimento senza che le generazioni future debbano rimproverarci l’egoismo, è il mestiere della politica.
Per Luca Fortunato, agronomo ambientalista, l’ecologia è una scienza “olistica” vale a dire che si propone di perseguire uno sguardo, un approccio, un metodo, una conoscenza di tipo complessivo, unitario, sistemico, intero, globale, totale, integrato circa le questioni ambientali, in particolare circa le relazioni reciproche (positive e negative) che intercorrono tra l’ambiente e gli organismi (Uomo compreso)
L’ecologia non può essere settoriale come le scienze su cui si basa (pedologia, fisica, chimica, botanica, zoologia, agronomia, urbanistica, antropologia). L’ecologia deve essere a 360° non per una pretesa di onniscienza, di tuttologia o superbia scientifica, ma semplicemente per l’oggetto della sua indagine.
Ritornando al lago i tre problemi ineludibili, Quantità, Qualità, Sicurezza sono sul tappeto in attesa che una politica responsabile trovi una via per mediare tra interessi contrapposti.
Quantità: è in teoria il più facile, servono solo due numeri su un foglio di carta : massimo….e minimo…..
Qualità: è piuttosto complesso, sperimentazione, tecnica e denaro non assicurano di per se risultati eclatanti, il non intervento porta in breve tempo al degrado forse irreversibile della vita del lago.
Sicurezza: è il primo dei problemi perché riguarda la vita delle persone, ad oggi il parere tecnico “ pro veritate” degli ingegneri Giacomelli e Maione, uno nominato dalla regione l’altro dai comuni, stabilisce che il progetto preliminare inserito nell’Adp sia migliore, abbia costi inferiori e più adeguate caratteristiche, rispetto alle alternative presentate, se si trovano altre intelligenti e meno costose soluzioni non si vede perché non dovrebbero trovare ascolto o suscitare interesse.
Negli anni tra le due guerre un astronomo dilettante Bresciano, Giovanni Paneroni nato a Rudiano, percorreva la città e la provincia, con il suo carretto da gelataio, al grido: “la terra non gira o bestie!”
Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili..
Vanta titoli che non possiede, spaccia Master per Dottorati, è laureata in filosofia e non in fisica; è il duro attacco del giornale americano “New Yorker” alla passionaria indiana della lotta agli OGM. Dipinta come una ciarlatana non scientifica
Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico
Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati, ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici
Fare bene le cose senza pretendere l’ottimo e la perfezione è la morale di questo aforisma di Voltaire. Perché e’ impossibile vivere nel migliore dei mondi, si può solo “coltivare il nostro giardino”
«… Il 22 Giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista…il risultato non contava, la questione di principio era battere quegli altri per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte…»
Spianare le montagne è stata nei secoli l’aspirazione dell’uomo. Poeti e bambini sono di parere diverso: “sempre caro mi fu quest’ermo colle…” è l’incipit del poeta; favole e ricordi più belli dei bambini, hanno sempre a protagonisti boschi e montagne
Si è votato in tutta la valle e la maggior parte delle amministrazioni uscenti è stata riconfermata. Il cappello sulla vittoria di Nabaffa a Idro, l’hanno voluto mettere quelli che si autodefiniscono: “I salvatori del lago”. Chissà se questo porterà fortuna al Sindaco?