Beppe Grillo parafrasando Gaber, confonde il suo credo con le parole dissacranti del grande esistenzialista, deluso da una sinistra entrata in politica per non differenziarsi affatto dalla destra
Le radici di Gaber e Luporini sono l’esistenzialismo ateo di Sartre e Camus, come spiega l’intellettuale pittore nel suo libro “vi racconto Gaber”.
Molto distanti dall’ideologia del movimento 5Stelle che è più vicina al peronismo e al pauperismo che al marxismo.
Se all’esistenzialismo di Gaber, si appiccica il Casaleggio pensiero fatto di: Savonarola, Gengis Khan, Obama, Beppe Grillo, Hitler, Mussolini, Bill Clinton, la fine dei partiti, della politica, delle ideologie, delle religioni, per un nuovo mondo governato dalla rete, la frittata è fatta.
Ci si chiede se sia possibile con queste idee abbattere il sistema dei partiti. La risposta non può che essere: non solo è possibile, ma è altamente probabile!
È stato possibile credere al fascista “qui non si fa politica, qui si lavora”. È stato possibile credere al sistema totalitario sovietico appropriatosi del termine”democratico”. È stato possibile credere al liberismo del maggior monopolista televisivo di tutti i tempi. Perché non dovrebbe essere possibile credere al populismo simpatico di Grillo?
Come richiama Dru, nei suoi chilometrici commenti, è la tecnica il “deus ex machina” che fa vincere o perdere.
Se a questo si aggiunge che la tecnica è “friendly” e i populisti sono molto pragmatici, conoscono il marketing ed hanno spirito imprenditoriale, si capisce che il gioco si svolge a loro favore.
Dai 4 partiti populisti europei che avevano più del 5% dei voti negli anni ’70 si è passati ai 27, alcuni con oltre il 20% di consenso.
Crescono come i funghi, affondano le loro radici nelle società in crisi.
Il bersaglio delle critiche è il potere da cui si deve dissociare il popolo considerato un insieme di individui (non suddivisi in classi sociali), spinti da collera rancore e indignazione seguono un leader carismatico che li guida e ne traccia il percorso.
Le nuove ideologia mettono al bando “destra e sinistra” che fondano la loro esistenza su premesse quali l’economia di mercato e la democrazia politica di massa, e le sostituiscono con promesse che cercano di conquistare l’approvazione, esacerbando le frustrazioni ed esagerando i problemi.
Grillo fa notare che non tutti i populismi sono violenti e il suo raccoglie la protesta e l’incanala in una forma pacifica e legalitaria. Questo può essere vero, ma il virus del populismo fa risvegliare mostri che difficilmente si riescono a tenere sotto controllo.
Quanto diceva Bobbio (di sinistra) che riprendeva il concetto di Churchill (di destra): “la democrazia non è il migliore dei sistemi, ma quelli sperimentati sono tutti peggio”, dovrebbe far riflettere.
Già nel ’84, quando non si poteva prevedere la diffusione capillare di internet e i successi di Grillo, Bobbio ammoniva: “se si considera quanta poca attenzione si presti a contenuti complessi e quanto le nostre capacità attentive siano già messe a dura prova da una serie di stimoli da cui veniamo quotidianamente bombardati, i referendum istantanei e permanenti sono un incubo…il cittadino totale non è a ben guardare che l’altra faccia non meno minacciosa dello stato totale”
Certamente Grillo non aveva letto Bobbio quando esprimeva la volontà di raggiungere il 100%.
Negli anni tra le due guerre un astronomo dilettante Bresciano, Giovanni Paneroni nato a Rudiano, percorreva la città e la provincia, con il suo carretto da gelataio, al grido: “la terra non gira o bestie!”
Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili..
Vanta titoli che non possiede, spaccia Master per Dottorati, è laureata in filosofia e non in fisica; è il duro attacco del giornale americano “New Yorker” alla passionaria indiana della lotta agli OGM. Dipinta come una ciarlatana non scientifica
Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico
Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati, ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici
Fare bene le cose senza pretendere l’ottimo e la perfezione è la morale di questo aforisma di Voltaire. Perché e’ impossibile vivere nel migliore dei mondi, si può solo “coltivare il nostro giardino”
«… Il 22 Giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista…il risultato non contava, la questione di principio era battere quegli altri per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte…»
Spianare le montagne è stata nei secoli l’aspirazione dell’uomo. Poeti e bambini sono di parere diverso: “sempre caro mi fu quest’ermo colle…” è l’incipit del poeta; favole e ricordi più belli dei bambini, hanno sempre a protagonisti boschi e montagne
Si è votato in tutta la valle e la maggior parte delle amministrazioni uscenti è stata riconfermata. Il cappello sulla vittoria di Nabaffa a Idro, l’hanno voluto mettere quelli che si autodefiniscono: “I salvatori del lago”. Chissà se questo porterà fortuna al Sindaco?