Non sono dissimili da chi lorda le latrine. Marco Travaglio si è sfogato sul suo blog del ‘Fatto Quotidiano’ contro i lettori che spesso lo attaccano con i loro commenti
“Più leggo certi commenti sulla mia pagina Facebook e sul mio Blog, più mi viene voglia di chiuderli e di dare ragione a chi paragona i social network alle pareti dei ‘cessi pubblici’”
Bravo Marco! Viene voglia di dire.
E prosegue: “c’è chi viene qui solo per insultare, (cari cerebrolesi nessuno vi obbliga a leggermi)”. E va avanti con ‘dementi’ e altri epiteti che purtroppo fanno riferimento allo stato fisico o mentale di persone che hanno subito traumi irreparabili.
Da qui un’alzata di scudi delle associazioni che chiedono a Travaglio se non ci siano altre espressioni ‘per aggettivare quei disturbatori’.
Al di là della caduta di stile, non si può che concordare che: non se ne può più di queste sconcezze a cielo aperto.
Sembra però che a Travaglio interessi solo lavare con ‘perlana’ il suo blog; e cosa accade in casa di altri non lo riguardi.
Insulti razzistici sono stati rivolti alla ministra di colore Kyenge per la sua politica a favore degli immigrati.
Fino a giungere al becero e schifoso attacco con augurio di morte a due persone che la vita la rischiano davvero. L’ex segretario del PD Bersani e Caterina Simonsen, affetta da quattro patologie rare, che invita a ragionare serenamente sulla sperimentazione animale.
Secondo De Rita stiamo assistendo ad un degrado antropologico… ”Invece di approfittare dello spazio libero tirano fuori il peggio di sé..
Il vizio italiano è di infierire su chi perde e Bersani ha perso nel suo partito (tutto come in una partita di calcio, dove calcio e politica sono sullo stesso piano)…
Non importa se alcuni firmano, vivono la rete come una zona franca che garantisce una forma d’impunità…
L’esaltazione grillina della rete e la ‘demonizzazione’ della casta hanno dato luogo a una rabbia distruttiva come quella dei ‘forconi’ e ad uno spontaneismo fine a se stesso…
Anche gli insulti a Caterina che difende la scienza sono dovuti al fatto che si pensa la scienza come potere, come casta.
La gente scende in piazza per Stamina, ma chi fa ricerca e pone dei dubbi è da abbattere.
Questi sono eventi che si spengono da soli continua De Rita, ma non per questo sono meno dolorosi”.
Gli interventi, piuttosto limitati, del nostro direttore devono perciò essere presi non come censura, ma come pulizia, igiene e imbiancatura delle pareti sporcate.
Se Travaglio e Grillo usassero lo stesso metro con gli altri che adoperano per difendere il loro sacrosanto diritto a non essere insultati, ne guadagnerebbero in credibilità e in umanità.
Negli anni tra le due guerre un astronomo dilettante Bresciano, Giovanni Paneroni nato a Rudiano, percorreva la città e la provincia, con il suo carretto da gelataio, al grido: “la terra non gira o bestie!”
Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili..
Vanta titoli che non possiede, spaccia Master per Dottorati, è laureata in filosofia e non in fisica; è il duro attacco del giornale americano “New Yorker” alla passionaria indiana della lotta agli OGM. Dipinta come una ciarlatana non scientifica
Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico
Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati, ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici
Fare bene le cose senza pretendere l’ottimo e la perfezione è la morale di questo aforisma di Voltaire. Perché e’ impossibile vivere nel migliore dei mondi, si può solo “coltivare il nostro giardino”
«… Il 22 Giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista…il risultato non contava, la questione di principio era battere quegli altri per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte…»
Spianare le montagne è stata nei secoli l’aspirazione dell’uomo. Poeti e bambini sono di parere diverso: “sempre caro mi fu quest’ermo colle…” è l’incipit del poeta; favole e ricordi più belli dei bambini, hanno sempre a protagonisti boschi e montagne
Si è votato in tutta la valle e la maggior parte delle amministrazioni uscenti è stata riconfermata. Il cappello sulla vittoria di Nabaffa a Idro, l’hanno voluto mettere quelli che si autodefiniscono: “I salvatori del lago”. Chissà se questo porterà fortuna al Sindaco?