Skin ADV
Giovedì 28 Marzo 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

LANDSCAPE


MAGAZINE



 



17 Novembre 2011, 14.00

Riforme

Riforma elettorale, mafia voto di scambio e voto segreto


Fra le riforme da fare, per garantire maggior democrazia nella scelta di chi governa, c'è quella della legge elettorale
 
Gentile Direttore,
i titoli questa mia lettera possono sembrare incongruenti rispetto al problema della predisposizione di una nuova legge elettorale. Tuttavia ritengo si possa trovare un nesso non insignificante tra riforma elettorale, mafia e segretezza del voto.
L’attuale questione elettorale ruota attorno alla prevalente necessità di garantire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Si tratta certamente di un valore civile e democratico non negoziabile.
 
Si ipotizza un ventaglio di scelta tra 20 nominativi per ciascuna lista, cioè ad un gruppo di candidati indicati da ciascun partito, non raramente a seguito del rapporto di forza interno proporzionale alla consistenza del potenziale pacchetto di voti di cui ciascun candidato si fa portatore e garante.
Cose note e arcinote, pare, a detta di molti, perfino inevitabili in questo tipo di democrazia rappresentativa, che comunque sollecitano una riflessione seria ogni qualvolta si procede alla formazione delle liste.
I cittadini possono scegliere dal rigido menù del proprio partito, certamente più ricco del piatto unico del sistema attuale indubbiamente molto restrittivo per gli elettori obbligati a mangiare questa minestra o a rifiutarsi di mangiare.
 
Tuttavia a fronte di questa situazione è opportuno forse è bene rammentare che tra i motivi della decisione per il candidato unico votare qualcuno aveva evocato apertamente la questione non marginale del controllo capillare della mafia sul voto in ciascuna sezione elettorale corrispondente a un perimetro territoriale ben delimitato e istituzionalmente noto a tutti, mafia compresa.
Le sezioni elettorali afferiscono a porzioni di territorio spesso anche molto piccole perfino di 500 o 1.000 elettori di cui si conoscono i nomi dei residenti.
Se qualcuno si fa consegnare gli esiti pubblici del voto per sezione elettorale (sono affissi all’albo pretorio o consultabili in Comune) può constatare a tendenza la voto di ciascuna sezione e chi è della zona e conosce i residenti ce non fatica a sapere chi ha votato chi e raramente non indovina.
Ad esempio, se nessuno in quella sezione ha votato il candidato Tizio (che vi ha fatto campagna elettorale e magari con qualche promessa aggiuntiva) o ha votato due invece dei cinque concordati, si sa benissimo come sono andate le cose, appropriatamente o diversamente o da quanto concordato.
 
Sono operazioni ricognitive che solitamente fanno tutti i partiti, le liste in gara e, in molte zone, anche la mafia.
Il ritorno alla scelta tra 20 candidati per lista favorisce ancor più il controllo nel territorio, il voto di scambio.
Infatti, i partiti e ancor più i “capibastone” tendono a verificare l’esito delle proprie iniziative e, in ultima istanza, a controllare il territorio.
La strategia più ricorrente e, pare più efficace, consiste nel  “proporre” le famose terzine o triadi di candidati per ciascuna sezione elettorale mediante un convenuto e preciso ordine di preferenze peraltro diversificate per ciascuna sezione: ad esempio, i candidati 11-2-7 nella sezioni A-C-E mentre i canditati 20-10-3 nelle sezioni D-B-F.
 
Mi scuso per l’accostamento a valenza metodologica tra partiti e mafia, ma il procedimento, mutatis mutandis, rimane sostanzialmente identico.
A questo complessa organizzazione si aggiunge la non marginale questione della campagna elettorale dei vari candidati in lista: predisposizione e distribuzione capillare dei “santini”, non raramente “clandestini”, i gadget personalizzati, le telefonate private dai call center, manifesti e spot, presenze a pagamento nei media, ecc.; tutta roba che oggi costa migliaia di euro per non dire centinaia. Anche questo, si afferma, è un cosa inevitabile, magari dentro i costi preventivi della politica, poi da compensare.
 
Complicata la questione del “che fare”.
Primo certamente riflettere bipartisan (in nome del conclamato bene comune da tutti sempre evocato in ogni tornata elettorale): individuare un sistema meno imperfetto che riesca a coniugare  tre complementari garanzie democratiche e irrinunciabili a  tutela dell’esercizio democratico del voto dei cittadini elettori:
1) la più ampia pluralità possibile delle scelte tra i candidati,
2) il contrasto alle infiltrazioni mafiose e illegali nel territorio
3) la segretezza assoluta e strutturale del voto espresso
 
Ritengo che la garanzia 3) possa fungere da apprezzabile prerequisito preventivo per le altre due: forse basterebbe partire eliminando le sezioni elettorali individuandone la strategie più efficace.
Occorre pensarci ma ad esempio informatizzando il sistema di voto senza far riferimento ad una propria e specifica sezione: ad esempio, tante cabine proporzionali al numero dei votanti nel Comune (per consentire di poter votare agevolmente nei tempi previsti), voto accorpato in vasti territori di 100.000-300.000 aventi diritto al voto, o anche di più.
 
Ovviamente si presuppone un sistema informatizzato con un numero o un codice (segreto e poi svincolato dal nominativo) attribuito a ciascun elettore che vota dove vuole magari anche da casa con propria password e in automatico risulti di aver votato e quindi con voto non replicabile.
Ovviamente esempi modesti utili solo a stimolare fantasia e creatività, da parte delle istituzioni e di quanti (partiti compresi) hanno a cuore le tre garanzie precedentemente indicate a tutela del corretto e libero esercizio dei cittadini. Si attendono contributi e proposte in merito.
 
Grazie
Gabriele Ringhini - Bedizzole.
 
Visualizza per la stampa

TAG





Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
26/06/2014 09:10
La speranza di cambiare il Paese La lettera di un lettore rifeltte sul risultato elettorale dello scorso 25 maggio e sulla speranza che le riforme (in italia e in Europa) possano finalmente cambiare il destino del Paese 

10/07/2013 09:13
Una consultazione pubblica sulle riforme costituzionali C'è tempo fino al prossimo 8 ottobre per aderire all'iniziativa "Partecipa!" lanciata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ossia la compilazione di un questionario online tramite il quale esprimere il proprio parere in vista delle riforme costituzionali da attuare

01/06/2013 09:00
Dalle stelle alle stalle Il voto di protesta in Italia è a tempo determinato: un voto precario. Il rifugio più sicuro è l'astensione. È successo con la Lega e Berlusconi, capita anche a Grillo

05/02/2014 10:30
'La Nostra Città' e la creazione del programma elettorale Lunedì 10 febbraio una riunione-incontro del candidato sindaco Pierangelo Lancelotti con i cittadini, che potranno partecipare attivamente alla redazione del programma elettorale della lista civica "La Nostra Città"

02/01/2014 08:45
Gardone approva il Piano di diritto allo studio Va avanti con i soli voti della maggioranza il Piano per il diritto allo studio proposto dalla giunta Gussago a Gardone. Nonostante le minoranze lo giudichino complessivamente un lavoro positivo, il voto finale è contrario



Notizie da Politica e territorio
17/02/2024

La sfida della siccità nel mondo enologico

Crisi climatica e siccità: come il settore enologico si prepara ad affrontare i cambiamenti climatici

10/10/2023

La Conferenza dei Sindaci della Valle Trompia

«Si è trattato di un momento di confronto, ascolto e dialogo con i sindaci, utile per parlare di lavori in corso e di progetti futuri» ha dichiarato il Presidente Moraschini

23/09/2023

RadarLOM

L'applicazione messa a punto da Arpa Lombardia per monitorare la distribuzione e l'intensità dellle precipitazioni in tempo reale su tutta la regione


07/07/2023

Girelli: «Condivido la preoccupazione, presentato emendamento»

L'appello del presidente di Confindustria Brescia Gussalli Beretta riguardo al credito d'imposta è stato condiviso dai parlamentari del Partito Democratico. Il commento del deputato valsabbino Gian Antonio Girelli


23/12/2022

Controlli sui fondi Pnrr

Siglato un protocollo tra la Provincia di Brescia e la Guardia di Finanza per il monitoraggio dei progetti di investimento finanziati con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza

04/08/2022

Gallerie SP 79, Zobbio: «Valutare interventi ulteriori per garantire maggior sicurezza»

All'interrogazione del consigliere provinciale della Lega, la Provincia ha risposto che la normativa non prevede illuminazioni per tale tipologia di galleria. Ma per Zobbio sarebbe opportuno metterla

04/08/2022

Maniva, 10 interventi strategici per 12,5 milioni di euro

Via libera dalla Regione a un accordo per lo sviluppo economico, ambientale, sociale e della mobilità del territorio del Monte Maniva: stanziati più di 12,5 milioni di euro per la realizzazione di dieci interventi infrastrutturali strategici per il comprensorio, su un importo complessivo di 17 milioni di euro

22/05/2022

Contributo prima casa

A favore di giovani “single”, giovani coppie o nuclei monoparentali a sostegno della spesa relativa alla contrazione di mutuo ipotecario ovvero leasing abitativo

03/02/2022

Timken passa al gruppo Camozzi

 Soddisfazione del mondo sindacale, produttivo e politico per la felice conclusione della crisi aziendale dell'azieda di Villa Carcina. Ricollocati anche i lavoratori rimasti senza occupazione

20/01/2022

Insediato il nuovo prefetto Maria Rosaria Laganà

Ha preso possesso della sua nuova sede di prefetto di Brescia la dott.ssa Laganà, proveniente da Treviso. Assume anche l'incarico di Commissario straordinario della depurazione del Garda

  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier