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01 Gennaio 2013, 10.30

I racconti del lunedì

Tappeti difettati

di Ezio Gamberini
«Capita spesso, con curiosa ciclicità, di leggere manifesti pubblicitari enormi e colorati che riportano una singolare scritta: "Tappeti difettati - Prezzi irrisori!"»...
 
... e l’avviso appare talmente reboante e lusinghiero da farti sentire in colpa se non approfitti dell’occasione: “Dai – mi dico – non posso fare a meno di un tappeto difettato ad un prezzo irrisorio!”.

Se un giorno per caso mi restasse in mano la maniglia della porta o si sfasciasse la sedia sulla quale sono seduto, probabilmente sarà perchè non ho resistito alla perentoria esortazione del subdolo richiamo pubblicitario: “Viti sfilettate - Quasi gratis!”.
E se i ragazzi si lamentano perchè a tavola si tagliano le labbra o si feriscono le mani, è chiaro il motivo; non abbiamo potuto rinunciare all’incredibile offerta: “Bicchieri scheggiati – Piatti rotti – Sottocosto!”.

E’ tutto normale o c’è qualcosa che mi sfugge?
La faccenda potrebbe funzionare fuori dal “Bel Paese” oppure, ad esempio in Svezia o in Canada o negli Emirati Arabi Uniti, di fronte ad un così bizzarro annuncio pubblicitario la gente si metterebbe a ridere per una settimana intera (ed ovviamente senza nulla acquistare di quanto proposto)?

Forse è il nostro cervello ad essere “difettato”, tanto da indurlo, per esempio, ad offrire la rappresentazione di un condannato a morte che cuoce su una sedia elettrica.
E’ successo in un luna park all’Idroscalo di Milano: importato da Las Vegas, l’infernale strumento, dopo l’inserimento di qualche euro, riproduceva con incredibile veridicità un’esecuzione capitale.
Il manichino cominciava a dimenarsi, del fumo acre e denso lo avvolgeva e a distanza di quindici secondi, dopo atroci spasmi mentre la gente rideva di gusto, reclinava il capo, simulando la morte.
Lo “spettacolo” è durato poco; dopo un giorno lo hanno coperto con un telone in seguito alle proteste della popolazione.

Italiani brava gente?
Ho letto che sul Titanic sono morti in maggior numero passeggeri di nazionalità britannica; si mettevano ordinati in fila, aspettando di salire sulle scialuppe di salvataggio, mentre la nave affondava.
Di fronte ad una vicenda del genere mi tolgo tanto di cappello, ma non me la sento di infierire sul popolo italiano.

Noi, abitanti della terra più bella del mondo con settemila chilometri di litorale, laghi e colline, mari e montagne, città e tesori d’arte d’ineguagliabile splendore, vini e cibi superbi e succulenti, siamo un po’ speciali, abbiamo mille risorse ma talvolta pecchiamo di una stupidità primordiale; insomma, abbiamo qualche rotella fuori posto, ma io sono contento di possedere un pizzico di questa “anormalità” che può essere riassunta e rivelata da questo piccolo episodio: un amico padovano mi racconta con fierezza che Prato della Valle, a Padova, è la piazza più grande del mondo (con statue); gli rispondo che io sono l’uomo più magro d’Italia (con pancia).

Alla fine, possiamo affermare che qualche difetto può essere accettato, e poi anche il mio cuore è “difettato”.
Si è “rotto” l’anno scorso, alla soglia dei cinquantanni. 
Fortunatamente quando ciò è successo da dieci minuti mi trovavo all’ospedale, così sono riusciti a rimetterlo in moto e a ripararlo in modo soddisfacente.

Ora mi fa un po’ tenerezza, e a volte gli parlo: “Cuoricino mio, hai sopportato e visto mille cose: eri incollato al televisore quando il primo uomo sbarcò sulla luna; hai calpestato stupendi tappeti erbosi incrociando i tacchetti con veri campioni; da adolescente hai conosciuto la donna meravigliosa che accompagni da trent’anni, e per tre volte le hai stretto la mano mentre nascevano i tuoi figli e poi li hai visti crescere, laurearsi (e vorrai di certo vederli sposati con l’augurio che possano “regalarti” qualche nipotino); hai tenuto per mano tuo padre, insieme a tua madre e ai tuoi fratelli, mentre esalava l’ultimo respiro; hai sostenuto la fatica di correre diciannove maratone in meno di dieci anni e poi...” .

Ora non mi resta che la penna...
Ma cosa ♥§☻ ... cosa sono ♠◘◊ queste macchie? Accid♦◘◙enti, ora ricordo: l’ho presa ▼☻in offerta. ☻●■Anche la tastiera ♣■▄ è difettata!

Tratto dal volume “Ai cinquanta ci sono arrivato” – Ed. Liberedizioni
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