Skin ADV
Mercoledì 01 Maggio 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

LANDSCAPE


MAGAZINE






01 Ottobre 2014, 07.32

Terza pagina

Il narcisista

di Dru
Qualcuno di importante, per me, mi ha stimolato a considerare il narcisismo del nostro tempo, che ci riduce non a ciò che sentiamo di essere, ma a ciò che vorremmo per sempre essere

La società dell'immagine crea tutti i giorni dei mostri, persone che vendono la propria anima per un pugno di buoni scatti.
Alexander Lowen, psichiatra americano scomparso di recente, sostiene che il narcisismo, carattere individuale, può rendere una cultura folle.

«Nella introduzione al suo saggio 'Il narcisismo, l’identità rinnegata' Lowen definisce il narcisismo una patologia che si connota come l’estremizzazione di anteporre carriera, ricchezza materiale, frenesia produttiva, ricerca del successo professionale a tutti i costi, sacrificando su questo altare sentimenti, relazioni autentiche, accettazione del limite.»

Ora, se il folle è colui che ha perso il contatto con la propria realtà culturale, è difficile pensare che una cultura sia folle, folle è appunto l'individuo che ha perso il contatto con tale cultura.
Invece per Lowen queste due dimensioni, quella individuale o particolare del narcisista e quella universale della cultura si corrispondono e l'una modella l'altra.

Lowen in quel saggio dice che
:
«il narcisismo altro non è che un eccessivo investimento sulla propria immagine, a spese del “sé”.
I narcisisti sono più preoccupati di come appaiono che non di cosa sentono, richiudendo in sé i sentimenti, le emozioni, vendendole come “punti deboli”, e considerando autentica minaccia tutto ciò che mette in discussione la propria immagine e il proprio equilibrio.
La proliferazione delle cose materiali diventa la misura del progresso del vivere, l’uomo viene messo in contrapposizione con la donna, il dipendente al datore di lavoro, individuo alla comunità.
Quando la ricchezza occupa una posizione più alta della saggezza, quando la notorietà è più ammirata della dignità, quando il successo è più ammirato del rispetto di sé, vuol dire che la cultura stessa sopravvaluta l’immagine e deve quindi essere ritenuta “narcisista”.

Se questa era la patologia che ha “infettato” (ed era già ben visibile) negli anni ottanta la cultura del nostro tempo, ciò ha anche fatto sì che noi oggi non la riconosciamo più come tale. Il comportamento individuale narcisistico altro non è che la perfetta coerenza (e non già la distonia) con il modello culturale, dal che paradossalmente è “anormale” l’individuo “non narcisista”.
Il narcisismo dell’individuo corrisponde a quello della cultura. Noi modelliamo la cultura secondo la nostra immagine e a nostra volta siamo modellati dalla cultura.»

Quest'analisi sul narcisismo proietta, all'interno della cultura, una dinamica di interscambio, riducendo a normali certi atteggiamenti ritenuti un tempo folli da una cultura spinta a seguire questi contenuti e non intenta a cancellarli, ma perché?

Da un punto di vista filosofico questo si spiega con la dynamis, o capacità di esser o di non essere, di produrre o di non produrre, appartenendo anche all'essenza dell'Eros platonico, che è la potenza di condurre al di fuori della caverna l'uomo dell'ignoranza e dell'impotenza, rendendolo immortale.

L'immagine per il narcisista assume in sé tutta la potenza necessaria, come quell'aspetto sempre salvo e sempre nuovo che respinge via ciò che è inutile e vecchio, come volontà di possedere il più possibile e magari per sempre ciò che non permane immutabilmente, ma che è crescita infinita della capacità di produrre.

La domanda che il mio interlocutore mi poneva
è questa: può essere folle una cultura.
Certo che se la follia definita sopra fosse quel comportamento che allontana  da sé i paradigmi di una cultura, allora la risposta sarebbe negativa, no, non può una cultura essere folle.
Ma una cultura e la cultura in genere è folle perché vuole l'impossibile, questa é la follia, la follia é volere l'impossibile.

Rispondo a questo punto che certo una cultura può essere folle.

L'immagine ha fatto diventare altro le cose vecchie, le ha fatte diventare cose nuove, annientandole in quanto vecchie.
L'immagine ha annientato anche la morte e il dolore.
L'immagine annienta la morte e il dolore ma non sa che l'essenza della morte e del dolore é la fede nell'annientamento delle cose.

L'immagine del narcisista "che chiede trionfante alla morte dove sia il suo pungiglione, parla con quel pungiglione conficcato nella lingua".


Visualizza per la stampa




Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
20/11/2014 07:00
I nove comandamenti e il grande assente In questi tempi difficili si avverte il bisogno di un elemento fondamentale per la nostra esistenza. Esso, da qualche tempo, è latitante...

17/11/2012 09:00
Il re del mondo In questi giorni di autunno mi frulla in testa il ritornello di una bellissima canzone di Franco Battiato intitolata "Il re del mondo".

17/10/2012 08:30
Tutto un giramento di cause Aristotele una mattina di buon ora riuscì a raccogliere un pensiero dal frutteto della sua ampia mente e lo volle subito fissare in uno scritto: il rapporto tra causa ed effetto era di tipo lineare...

16/10/2012 09:30
Non ci resta che boh Dicono che dico cose strane, ma non dicono nulla sulla loro verità. Dicessero almeno boh! Non dicono, ma neppure pensano? Boh!

24/06/2014 09:22
Il settimo potere Questi sono tempi di cambiamento a livello planetario perché il mondo è cambiato e cambia continuamente a una velocità molto superiore a quella di solo pochi anni fa



Notizie da Cultura
20/04/2022

È la lumezzanese Pierangela Donati la vincitrice della sezione dialettale

L'iniziativa è promossa dai giornali della Rete Bresciana: BsNews.it, CalcioBresciano.it, GardaPost.it, ValleSabbiaNews.it, con il sostegno di Cassa Rurale. Il 10 giugno, a Salò, si terranno le premiazioni degli altri autori segnalati e del vincitore assoluto

02/12/2021

La trasparenza delle parole

Cosa potrebbe accadere durante una lezione di religione del 2121 in una classe di scuola primaria? Ecco quello che potrebbe realisticamente succedere qualora alcune attuali idee trovassero piena realizzazione


11/11/2021

Herman, la sua libertà e la mia

Da qualche giorno in casa nostra ha cominciato ad abitare un nuovo componente della famiglia: Herman. Si tratta di un simpatico criceto, di color bianco a macchie marrone chiaro

17/05/2021

Il sesso delle anime

Avete mai preso in considerazione la possibilità che siano le anime ad esser sessuate e non i corpi? Se la risposta è negativa, questa filosoficheria è fatta apposta per voi

07/05/2021

La nobile arte del copiare

Quella che segue è una delle storie di corridoio sorte fra le mura di una scuola

25/04/2021

Senza retorica o nostalgie

Pubblichiamo una riflessione sulla giornata del 25 aprile da parte del prof. Giuseppe Biati, Presidente del Centro Studi La Brigata Giacomo Perlasca delle Fiamme Verdi e la Resistenza Bresciana

23/04/2021

Il vecchio noce

Si avvicina il 25 aprile. Pubblichiamo volentieri questo bel racconto di Giuseppe Biati, uomo di scuola, storico e fine conoscitore dei sentimenti che animano i valsabbini

25/11/2020

Violenza sulle donne, emergenza non percepita

La pandemia, con il confinamento obbligato in casa, ha fatto aumentare i casi di violenza contro le donne, che nella maggioranza dei casi è violenza domestica

01/07/2020

L'urgenza di sostenere la famiglia e la scuola

Per quanto terribili siano le esperienze traumatiche, è possibile che esse ci diano nuove risorse e capacità di adattamento. Lo confermano molte ricerche sulla resilienza, che è resistenza e perseveranza


12/06/2020

Attenzione ai filtri d'amore

Nella nostra cultura sempre più dominata dal pensiero scientifico, matematico e sperimentale, le pratiche magiche sono generalmente considerate prive di fondamento, se non addirittura fraudolente


  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier