La pandemia, con il confinamento obbligato in casa, ha fatto aumentare i casi di violenza contro le donne, che nella maggioranza dei casi violenza domestica
Oggi, 25 novembre, la Giornata contro la violenza sulle donne, una data che si celebra ogni anno, talvolta dimenticando che va affrontata anche gli altri 364 giorni.
I numeri del 2020 per sono particolarmente preoccupanti, perch invertono la tendenza al miglioramento registrata nel 2019 rispetto al 2018: durante il lockdown le richieste di aiuto ai numeri antiviolenza sono raddoppiate, subito dopo, tra maggio e giugno, sono stati denunciati pi reati che nello stesso periodo dellanno scorso.
Da marzo a maggio-giugno 2020, mentre si appiattiva la curva della mobilit perch in Italia le persone erano in lockdown, a impennarsi stata la curva delle minacce e delle violenze sulle donne.
Le telefonate al numero verde 1522 sono aumentate del 120 per cento. Che cosa stava succedendo dietro le porte sbarrate al virus? Che gli uomini - mariti, compagni, a volte fratelli - riversavano il disorientamento e la furia dell'insicurezza economica, sociale e psicologica innescata dal confinamento sulle loro mogli, compagne, sorelle. Di ogni et, dalle ragazze alle anziane delle quali spesso ci dimentichiamo.
Nel 96% delle richieste di aiuto, chi ha subito attacchi una donna. Nel 77% siamo tra le mura di casa. per questo che si parla di violenza domestica.
Denunce e telefonate sono la manifestazione visibile di unemergenza sociale che non viene percepita come tale (per capirlo basta immaginare come reagiremmo se violenze simili fossero esercitate non su persone di genere diverso ma di religione diversa).
La violenza sulle donne non solo i femminicidi e maltrattamenti domestici, ma anche gli stupri e le molestie sessuali cos ubiquitaria che la consideriamo quasi naturale, inevitabile.
Invece superarla si pu, ma serve un impegno lungo, costante e prioritario, che duri molto pi di un giorno allanno.
Per quanto terribili siano le esperienze traumatiche, è possibile che esse ci diano nuove risorse e capacità di adattamento. Lo confermano molte ricerche sulla resilienza, che è resistenza e perseveranza
Nella nostra cultura sempre più dominata dal pensiero scientifico, matematico e sperimentale, le pratiche magiche sono generalmente considerate prive di fondamento, se non addirittura fraudolente
È quanto chiede il Vescovo di Brescia, mons. Tremolada alle comunità della diocesi nel camino di ritorno alla normalità della vita delle parrocchie dopo la dura esperienza della pandemia
FAI e Intesa Sanpaolo invitano i cittadini a partecipare alla decima edizione del censimento che mira a premiare i luoghi più votati - per ora solo via web - e a promuoverne gli interventi e i progetti di valorizzazione
C’è chi propone di abolirlo, perché lo ritiene divisivo, senza significato. C’è chi da sempre vorrebbe eliminarlo, per cancellarne la memoria, perché fastidioso o peggio ancora “di parte”. Quest’ultimo è l’unico vero motivo che ci porta a festeggiarlo ogni anno. La Liberazione è una festa “di parte”, ed a buon merito anche.
Dalla mostra di Floriano Bodini ai cicli di incontri di OperAperta, Lògos e Registi dello Spirito, dai nuovi progetti alla collettiva dei finalisti del Premio Paolo VI per l’arte contemporanea
C’era una volta la scuola delle 3 “i” (informatica, impresa, inglese). Molte le riforme tentate, poche le risorse investite. Che fine ha fatto la “i” dell’inglese?