Skin ADV
Giovedì 28 Marzo 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

LANDSCAPE


MAGAZINE






23 Aprile 2012, 11.00

Lettere

L'università fuori dell'ordine della rappresentazione

di Alberto Cartella
Riportiamo qui l'approfondimento curato dal fresco laureato in Filosofia Alberto Cartella, che riprende il tema dell'università e della percezione che di essa chi l'ha vissuta e chi la vede come una cosa esterna a se stesso
 
Parlare dell’università fuori dall’ordine della rappresentazione vuol dire uscire dal modo in cui, chi non la vive, la rappresenta a se stesso. La rappresentazione dell’università da parte di chi non la vive influisce pesantemente anche su chi la vive e su chi deve iniziare a viverla.
 
L’università viene spesso rappresentata come un luogo in cui ci si prepara al lavoro. La strategia di marketing che viene adottata è quella di far credere che l’università sia un luogo in cui viene attuata una trasmissione di sapere che porta chi usufruisce del servizio ad avere le basi per poter iniziare a lavorare.
 
Quindi, l’università sarebbe vista come un passaggio in vista di qualcos’altro, ovvero come qualcosa da superare in fretta. Questo modo di vedere l’università finisce per non considerare minimamente il tessuto vivente che la costituisce, cioè la relazione studenti-docenti, la quale in genere sottovalutiamo perché è esperienza quotidiana, prevista e scontata, ma che ha una forte potenzialità di trasformazione.
 
Le relazioni fra studenti e docenti, anche se nel tempo limitato dei corsi, dei seminari, dei dialoghi in vista della tesi, aprono alla sperimentazione dell’insegnare e imparare. Attraverso questo scambio di pensiero tra studenti e docenti non solo danno parole alla direzione presa dalla realtà, ma soprattutto discutono di come agire in rapporto ad essa.
 
Insegnare e imparare: si tratta di esperienze e non di fatti oggettivi, progettabili e costruibili. Le esperienze possono essere raccontate ma non programmate. L’incontro di differenti esperienze singolari stimola la circolazione di pensiero vivente. Ha una forza che impegna e mette in gioco nei confronti dell’altro.
 
La presenza con altri dà una forza che fa andare oltre ciò che è definito e codificato nell’ordine del pensabile. Essa è un punto vitale dell’insegnare e imparare a pensare. Non è un caso che le tecniche di potere tendano a risucchiare la presenza, a prenderla in ostaggio e ad utilizzarla strumentalmente.
 
Le pratiche di insegnare e imparare pensiero hanno una forza istituente diversa e più solida di quella delle leggi amministrative di riforma dell’università. L’università vive perché fa anche molto altro rispetto ai codici disciplinari, alle indicazioni ministeriali, all’apparato ministeriale pesantemente burocratico, i cui fini sono oggi dettati da un’agenda esterna a riflessione, conoscenza, sperimentazione di coloro che vivono l’università.
 
L’università deve essere un luogo in cui vengono valorizzate le differenze, anche se queste in una società tecnocratica spesso vengono recepite come un fattore di disturbo e di rallentamento delle procedure. In università accade formazione non solo come trasmissione, ma anche come trasformazione: ha luogo l’elaborazione singolare di un pensiero.
 
La scelta dell’università va sempre legata al desiderio; all’università si impara davvero e non si fa finta di imparare quando ciò che si desidera orienta lo studente, e allo stesso tempo non è spendibile con le parole. Gli si può dare qualsiasi nome: desiderio di verità soggettiva, desiderio di politica ecc. Sono nomi che orientano, ma che non esauriscono tale esperienza.
 
I tempi passivi sono momenti centrali accanto, e in forma diversa, ai veri e propri atti visibili. L’università è un luogo che cambia la vita: se non lo fa, tanto vale cambiare università o fare qualcos’altro, altrimenti si incorre nella frustrazione.
 
L’elaborazione singolare di pensiero della quale queste considerazioni sono espressione è stata resa possibile dall’incontro nelle lezioni e in un’assemblea con la professoressa Chiara Zamboni che insegna Filosofia del linguaggio all'Università di Verona e partecipa con altre al lavoro della comunità filosofica femminile Diotima, creata nella stessa università nel 1984. 
Visualizza per la stampa




Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
23/04/2013 09:30
L'esercizio della stanchezza La riflessione che ci porta questa settimana il filosofo Alberto Cartella riguarda la rappresentazione come riflesso delle nostre paure: un impulso subitaneo a rispondere alle aspettative che la filosofia può curare con la pazienza di far venire le cose a sé

03/04/2012 10:00
Suicidi in azienda: quando si perde la speranza Nella lettera giunta in redazione la riflessione su un tema molto delicato fatta dal giovane saretino Alberto Cartella, da poco laureatosi in Filosofia presso l'Università degli Studi di Verona

08/05/2013 10:00
La filosofia non è un sapere umanistico Una riflessione del giovane filosofo Alberto Cartella per scardinare l'unilateralità del pensiero in favore di due modi guardare alla filosofia come si legge Aristotele: comprendendo ciò che pensava e ponendo problemi politici in rapporto al presente

30/04/2012 10:00
La malattia e il potere medico Nella disquisizione del dottore in Filosofia Alberto Cartella l'approfondimento attorno al concetto di potere medico esercitato come estensione di un potere politico, partendo dalle considerazioni dei filosofi Deluze, Canghuilem, Foucault

05/09/2012 09:45
Viver bene non cercando di risolvere la sofferenza Patendo da un pensiero di Blaise Pascal, la riflessione del filosofo saretino Alberto Cartella gira intorno all'intrinseca fragilità umana e alla sofferenza come capacità di gettare un nuovo sguardo sulle cose, prendendo ad esempio il caso limite dell'anoressia



Notizie da Lettere al direttore
02/05/2022

Casa delle Donne: «Non stiamo raccogliendo fondi porta a porta»

A farlo, con le stesse motivazioni, l'associazione "scarpette rosse" con sede a Milano, che non opera in provincia di Brescia

24/09/2021

Velocità in eccesso di 0,1 km orari

Si badi bene: 0,1 e non la pericolosissima esagerazione di un intero chilometro orario in più. E scatta la multa. La segnalazione di un lettore

04/08/2021

Dal DDL Zan all'educazione e alla prevenzione dell'omofobia

Il grande dibattito attorno al DDL Zan evidenzia lo scontro politico in atto ma anche quanto ci sia ancora da fare per contrastare la violenza nei confronti delle diversità e in particolare quelle riguardanti la sessualità

02/08/2021

Green Pass: malgrado il fanatismo

Doveva essere la liberazione dopo la chiusura, la fine di un incubo collettivo, invece la vaccinazione anti-covid sembra per alcuni, forse troppi, il male assoluto

19/01/2021

In ricordo di Luigi Agostini

Le comunità di Nave e di Vallio Terme ieri hanno reso l'ultimo saluto al dr. Luigi Agostini, con un omaggio come uomo delle istitutuzioni e insigne storico locale


14/12/2020

«Ho fatto un sogno, al contrario»

E' nata Anna e Paolo è diventato nonno. E come tutti i nonni, non può fare a meno di pensare al futuro dei nipoti... anche sognando

30/07/2020

La riforma che non arriverà mai

In questi giorni si vedono processioni di pensionati con cartellette variopinte fare la coda ai patronati

23/03/2020

«Perché a noi? Oppure, perché non a noi?»

Tante le domande che non trovano risposta, nel drammatico periodo che stiamo vivendo. In questa lettera aperta una piccola riflessione sulla pandemia

19/03/2020

E la sanità pubblica?

In queste giornate di coprifuoco obbligato e necessario sento plausi e ringraziamenti calorosi indirizzati al personale sanitario della Lombardia e del resto d’Italia. Li condivido in pieno. Ma fino a due mesi fa? E fra due mesi?


19/03/2020

Andrà tutto bene

In questi giorni di coronavirus e di reclusione domestica è aumentato il tempo per pensare e quindi non possiamo esimerci dal proporvi una nostra riflessione...

  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier