Tornano a casa tre importanti pretendenti alla vittoria finale, si chiudono dei cicli storici e probabilmente per qualcuno è stata lultima apparizione nella competizione continentale.
Ad Amsterdam, nellarena che prende il nome dal grande Cruijff, la Danimarca ne rifila altri quattro al Galles, volando ai quarti dove incontrerà una Repubblica Ceca pragmatica quanto operaia. Vittima dei mitteleuropei è proprio lOlanda, che in quel di Budapest, nello stadio che prende il nome da un altro grandissimo del passato, Ferenc Puskas, perisce per due reti a zero, complice anche lespulsione di De Ligt ad inizio secondo tempo.
I danesi sembrano avere una marcia in più, e dopo aver steccato nella prime giornate, si candidano seriamente a dare fastidio a chiunque incontreranno dora in avanti.
Stesso discorso riguarda i cechi, solidi e quadrati, operanti un gioco che molto poco concede agli avversari, con uno Schick sugli scudi, vice-capocannoniere ed erede designato di Milan Baros.
Parentesi Italia. Vinciamo senza brillare, ma andiamo avanti ed è ciò che conta. Servirà però rispolverare il bel gioco visto nel girone. Mentre non sono ancora ben chiari i motivi per cui non si prende parte alla simbolica protesta antirazzista, a Wembley, giochiamo un primo tempo discreto, con un palo e qualche sortita offensiva degna di nota. Soffriamo per tutti i novanta minuti la fisicità e la corsa degli austriaci, andiamo vicini alla capitolazione, ma veniamo salvati dal var sul gol di Arnautovic, sbagliando spesso in ripartenza. Siamo poco lucidi nella finalizzazione e concediamo qualche spazio di troppo, cosa che porta lAustria a crederci.
Nei supplementari però ci pensano due neo entrati, Chiesa e Pessina, a stendere con due lampi individuali la non irresistibile difesa austriaca. Andiamo ai quarti, non senza soffrire, perché gli avversari ci provano fino alla fine, interrompendo limbattibilità azzurra da record e mettendo alla prova la bravura di Donnarumma in più occasioni (da applausi la parata a mano aperta sul potente sinistro dalla distanza).
Nei quarti sarà il Belgio a contenderci laccesso alle semifinali. A Siviglia, i diavoli rossi eliminano il Portogallo, troppo timido nella prima ora di gioco, svolgendo un compitino assai modesto, coi lusitani che avrebbero meritato il pareggio. La decide il più giovane dei fratelli Hazard, mentre il maggiore, capitano e in grande spolvero, esce anzitempo insieme a De Bruyne per infortunio. Non si sa ancora se ce li ritroveremo contro venerdì. Per Ronaldo, attuale capocannoniere con cinque reti, in gara abulico e poco incisivo, si tratta dellennesima eliminazione agli ottavi, dopo quelle con la Juve ed al Mondiale russo.
A Copenaghen, tra Croazia e Spagna è sfida a suon di gol, tra errori grossolani, ribaltoni, belle giocate e assalti disperati dellultimo secondo che la protraggono fino ai supplementari. Nellovertime entrambe rischiano di capitolare, col portiere spagnolo, colpevolissimo sul primo gol, che si riscatta ampiamente. Poi luno-due micidiale dellundici di Luis Enrique apre le porte dei quarti, chiudendo sul 5a3, con otto gol, tra i quali unautorete e sette marcatori diversi.
Nella parte alta del tabellone, quella dellItalia, troviamo la prima sorpresa del torneo. Nellottavo francofono di Bucarest, i due tempi regolamentari sono serratissimi e terminano anchessi con tre gol per parte, col pareggio svizzero allultimo minuto, dopo una girandola di emozioni pazzesca. Anche qui si va ai supplementari, però blandi e senza emozioni, coi rigori che vedono trionfare la Svizzera; lerrore decisivo è di Mbappe, rimasto a secco nel torneo.
Germania e Inghilterra si affrontano con moduli speculari; ne perde lo spettacolo e poche restano le azioni degne di nota nella prima ora di gioco. A Wembley, dove si assiste allunico ottavo noioso di questo Europeo, la sblocca il solito Sterling a quindici dal termine, e la chiude Kane, tornato finalmente al gol. Per i tedeschi, allultima con Low in panchina, errore clamoroso di Muller sulluno a zero.
I ragazzi di Southgate sfideranno nellultimo quarto lindomita Ucraina di Shevchenko, che nel segno del maestro Lobanovsky batte di misura la Svezia e si candida anchessa al ruolo di outsider.
Si chiudono così gli ottavi, tra finali anticipate, prime esclusioni eccellenti e tanti gol. Italia-Belgio, Spagna-Svizzera, Inghilterra-Ucraina e Danimarca-Repubblica Ceca. Questi gli incroci dei quarti di finale che decreteranno le semifinaliste del torneo. Bisognerà stare molto attenti a chi non sperava di spingersi così oltre e invece si ritrova lì, in lizza per il titolo.
Il ruolo di outsider si sa, non dà pressioni né ha pretese. Ci auguriamo si possa assistere a sfide così interessanti, allo stesso modo di come è stato per gli ottavi.
Buona continuazione di Europeo a tutti gli appassionati.