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26 Giugno 2014, 09.41

Aib

Produzione industriale, nuovo recupero a maggio

di Redazione
A maggio, l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane rileva il Centro Studi di Aib ha rilevato un nuovo leggero recupero congiunturale, proseguendo la tendenza positiva registrata nei primi quattro mesi dell’anno.
Le condizioni operative segnalate dal campione di aziende intervistate confermano un relativo maggiore dinamismo della domanda interna, insieme a una discreta vivacità di quella proveniente dai Paesi UE. Nel dettaglio, la produzione è risultata in aumento per 33 operatori su cento, con un saldo positivo del 23% tra imprese che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; il livello dell’attività è giudicato ancora inferiore rispetto al potenziale dal 29% del campione. L’evoluzione del settore industriale bresciano appare nel complesso allineata a quella del contesto nazionale: l’indice PMI manifatturiero italiano si presenta, a maggio, in area espansiva per l’undicesima rilevazione mensile consecutiva, pur registrando un arretramento rispetto ad aprile.

 

La produzione è aumentata nei settori: agroalimentare e caseario, carta e stampa, chimico, gomma e plastica, legno e mobili in legno, metallurgico e siderurgico, meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche, meccanica tradizionale e mezzi di trasporto, tessile. E’ rimasta sostanzialmente invariata nei comparti: calzaturiero, maglie e calze. E’ invece diminuita nell’abbigliamento e nel settore dei materiali da costruzione ed estrattive. 

Per quanto riguarda la suddivisione del campione per classe dimensionale, l’attività produttiva è cresciuta soprattutto per le micro imprese (fino a 10 addetti), per le medie imprese (50-100 addetti), per le imprese grandi (200-500 addetti) e per quelle di maggiori dimensioni (oltre 500); nelle altre si segnalano variazioni modeste.

L’utilizzo degli impianti riflette tutto sommato l’evoluzione dell’attività produttiva, con il 25% di operatori che dichiara di averlo aumentato. Il livello di utilizzo, rispetto al potenziale, è giudicato ancora basso dal 29% del campione.

Le vendite sul mercato nazionale hanno evidenziato un incremento, con un saldo positivo del 16% tra operatori che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; quelle nei Paesi comunitari sono cresciute per il 33% degli intervistati, con un saldo positivo del 14%; quelle nei Paesi extracomunitari presentano un saldo positivo del 7%.

Le prospettive a breve termine sono moderatamente favorevoli e orientate ad un nuovo aumento dei livelli produttivi. Gli indicatori disponibili non delineano una netta accelerazione dell’attività, ma il proseguimento di una fase di moderato recupero anche per i prossimi mesi. Per quanto riguarda la produzione, il saldo tra imprese che prevedono variazioni in aumento e in diminuzione è positivo (+10%). Le attese sull’utilizzo degli impianti risultano in aumento per il 15% degli operatori e in contrazione per il 7%. Gli ordini dal mercato interno sono in rialzo per il 13% delle aziende, con un saldo positivo del 7% tra coloro che dichiarano variazioni in aumento e in diminuzione; quelli dai Paesi UE ed extra UE evidenziano saldo attivi rispettivamente dell’1% e del 4%. La manodopera è prevista sostanzialmente stabile.

L’Indagine viene effettuata mensilmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero.

L’andamento per settore

Abbigliamento
L’attività produttiva ha evidenziato una nuova flessione, dopo quella registrata nel mese di aprile. Le vendite sono diminuite sia in Italia che nei mercati esteri comunitari ed extra comunitari. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono ritenute relativamente elevate rispetto alle esigenze aziendali. La forza lavoro è rimasta stabile. Le prospettive a breve termine sono favorevoli per tutte le variabili considerate, ad eccezione della manodopera attesa in diminuzione.

Agroalimentare e caseario
Le imprese del settore hanno registrato un leggero recupero della produzione, dopo la forte crescita rilevata ad aprile. Le vendite sono aumentate, soprattutto sui mercati esteri. Le giacenze di prodotti finiti sono ritenute relativamente basse rispetto alle esigenze aziendali, mentre le scorte di materie prime sono considerate adeguate. La manodopera è rimasta invariata. Le aspettative a breve sono positive per produzione, ordini dall’Italia e occupazione; negative per ordini UE ed extra UE.

 Calzaturiero
Gli operatori del comparto hanno segnalato una stabilità dei livelli produttivi, per il quarto mese consecutivo. Le vendite in Italia e nei mercati extracomunitari sono diminuite, sono invece rimaste invariate quelle verso i Paesi UE. Le giacenze di prodotti finiti sono considerate basse rispetto alle esigenze aziendali e le scorte di materie prime sono ritenute adeguate. Le previsioni a breve termine sono favorevoli per tutte le variabili considerate, ad eccezione degli ordinativi nazionali ed extra UE attesi in contrazione.

Carta e stampa
L’attività del settore è in crescita per la quinta rilevazione consecutiva. Le vendite sono in forte aumento sul mercato interno, in moderata crescita sui mercati extra UE e stabili sui mercati UE. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono ritenute coerenti con gli attuali livelli di domanda. La forza lavoro è risultata in aumento. Nel breve periodo, gli operatori segnalano un ulteriore incremento di tutte le variabili considerate, ad eccezione degli ordinativi dai Paesi UE ed extra UE attesi stabili.

Chimico, gomma e plastica
La produzione è aumentata, dopo essere rimasta sostanzialmente stabile nel mese di aprile. Le vendite sono cresciute sia sul mercato interno che sui mercati esteri comunitari; sono invece diminuite sui mercati extra comunitari. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate relativamente alte rispetto alle esigenze aziendali. Le prospettive a breve termine sono sfavorevoli per la produzione e gli ordinativi dall’interno e dall’estero; la manodopera non dovrebbe subire variazioni.

Legno e mobili in legno
Le imprese del settore hanno evidenziato un ulteriore incremento dell’attività produttiva, dopo quello rilevato nel mese precedente. Le vendite in Italia non hanno subito variazioni; sono diminuite nei mercati comunitari e sono aumentate nei mercati extra UE. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate relativamente alte rispetto alle esigenze. Le proiezioni nel breve periodo sono leggermente favorevoli per la produzione, stazionarie per gli ordinativi e negative per la forza lavoro.

Maglie e calze
La produzione è rimasta stabile, dopo la leggera diminuzione del mese di aprile. Le vendite sono cresciute in Italia e calate nei Paesi UE ed extra UE. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate adeguate alle esigenze aziendali. La manodopera non ha subito variazioni. Le aspettative a breve termine sono stazionarie per la produzione e la manodopera; positive per gli ordinativi dai mercati esteri; negative per gli ordini dal mercato interno.

Materiali da costruzione ed estrattive
L’attività produttiva delle imprese del comparto è diminuita, dopo che era risultata invariata nella precedente rilevazione. Le vendite sono calate in Italia, mentre sono aumentate sui mercati comunitari ed extra comunitari. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate adeguate rispetto alle esigenze aziendali. La forza lavoro ha evidenziato una dinamica stazionaria. Le previsioni a breve termine sono favorevoli per la produzione e gli ordini dai Paesi UE; stabili per gli ordini dall’interno, per quelli dai Paesi extra UE e per la manodopera.

Metallurgico e siderurgico
Le imprese del settore hanno evidenziato un recupero dei livelli produttivi, dopo il calo del mese di aprile. Le vendite sono aumentate, soprattutto sul mercato interno. Le giacenze di prodotti finiti sono considerate relativamente basse rispetto alle esigenze aziendali, mentre le scorte di materie prime risultano adeguate. La manodopera è leggermente diminuita. Le prospettive a breve sono stazionarie per la produzione; favorevoli per gli ordinativi dai mercati esteri e per la manodopera; leggermente negative per gli ordini dal mercato interno.

Meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche
Gli operatori del comparto segnalano un ulteriore incremento della produzione, confermando la tendenza registrata nelle precedenti sette rilevazioni. Le vendite sono aumentate sul mercato interno e sui mercati esteri comunitari, mentre sono diminuite sui mercati extra comunitari. La forza lavoro ha evidenziato un aumento. Le aspettative per i prossimi mesi sono favorevoli per tutte le variabili oggetto dell’indagine, tranne che per gli ordini dai Paesi UE e la manodopera previsti in diminuzione.

Meccanica tradizionale e mezzi di trasporto
L’attività produttiva del settore ha registrato un ulteriore recupero, dopo quelli delle quattro precedenti rilevazioni. Le vendite sono aumentate sia sul mercato interno che sui mercati esteri comunitari ed extra comunitari. Le giacenze di prodotti finiti sono considerate alte rispetto alle esigenze aziendali, mentre le scorte di materie prime sono ritenute relativamente basse. La dinamica della manodopera è risultata positiva. Le aspettative a breve termine sono favorevoli per tutte le variabili considerate, ad eccezione degli ordini dai Paesi UE, attesi in diminuzione.

Tessile
 
Il settore evidenzia un aumento dei livelli produttivi, come nei due mesi precedenti. Le vendite hanno segnato una dinamica negativa sul mercato interno e positiva sui mercati esteri comunitari ed extra comunitari. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate relativamente elevate rispetto alle esigenze aziendali. La manodopera non ha subito variazioni rispetto alla rilevazione precedente. Le prospettive a breve termine sono favorevoli per tutte le variabili oggetto dell’indagine, ad eccezione degli ordini dai Paesi extra UE, attesi in diminuzione.

 

 

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