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02 Marzo 2020, 08.00

Blog - La Lanterna Magica

Le epidemie di licantropia nel Medioevo

di Armando Talas
Anche in questo periodo di paura per l’epidemia di Coronavirus c’è bisogno di distrarsi con qualche curiosità, così ho pensato di parlarvi di un’epidemia ben strana che si diffuse nel Medioevo: la licantropia

Non ho intenzione di fare alcun parallelo con l’epidemia in corso, quindi non inventatevi significati che non ci sono.

Chi era colpito da licantropia non si trasformava certamente in un lupo mannaro peloso con le zanne acuminate, ma si vedeva come un animale e agiva come tale, anche commettendo dei delitti. Questo fenomeno, che pare incredibile, è storicamente comprovato.

Peter Stubbe (1525-1589), che oggi definiremmo un serial killer, fu protagonista del più famoso caso di licantropia avvenuto in Germania nel Sedicesimo secolo: l'uomo fu accusato di aver ucciso, fra il 1564 e il 1589, due donne incinte e tredici bambini, tra cui i suoi figli. Uccideva le sue vittime tagliandogli o mordendogli la gola, dopodiché… vi risparmio i dettagli.

Un giudice di nome Henry Boguet (1550-1619) si vantava di aver condannato a morte seicento persone affette da licantropia durante un'epidemia che si ebbe in Francia nel dipartimento del Giura. Redigere una stima precisa di quanti siano stati condannati per licantropia è molto difficile, ma le fonti più caute parlano di almeno ventimila processi tra il XIV e il XVII secolo.

Sebbene alcuni di questi presunti licantropi soffrissero probabilmente di qualche grave disturbo mentale, sembra più probabile che la maggior parte sia stata colpita da una specie di isteria collettiva. Possiamo ipotizzare che, per qualche oscura ragione, inconsciamente, queste persone sentissero di non appartenere più al genere umano. Probabilmente agivano in modo impulsivo, ma per farlo dovevano sapere che altri si erano comportati nello stesso modo.

Fortunatamente, nella nostra epoca, la licantropia clinica è un problema estremamente raro. Questa condizione, oggi come nel Medioevo, costringe chi ne soffre a voler assomigliare ad un animale, tipicamente al lupo, nell'aspetto ma soprattutto nel comportamento e, negli casi più gravi, a volersi cibare di carne cruda, a volte umana.

La licantropia ha dunque un significato inaspettato e profondo: non è solo una brillante trovata horror, bensì una delle condizioni più inspiegabili e misteriose descritte nell’essere umano. Pensare che, nella particolare atmosfera culturale del Medioevo, sia diventata contagiosa è tanto curioso quanto spaventoso...




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