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22 Marzo 2015, 09.13

Quaderni di cinema

Al via il Bif&st 2015, con oltre 200 film in programmazione

di Nicola ‘nimi’ Cargnoni
Ogni due giorni, per una settimana, gli aggiornamenti dal Bari International Film Festival


È partita la sesta edizione del Bif&st di Bari, che sta diventando una piacevole quanto preziosa abitudine della primavera barese.

Il Bari International Film Festival di quest’anno avrà come protagonisti Fritz Lang, a cui è dedicata una ricchissima e poderosa retrospettiva, e Francesco Rosi, il grande regista italiano scomparso recentemente.

Fritz Lang, regista austriaco che emigrò negli Stati Uniti per non collaborare con la propaganda del regime nazista, è il “titolare” dell’edizione Bif&st di quest’anno: saranno infatti numerose le proiezioni di film su, di e con lui, oltre a tavole rotonde, incontri, seminari e tanti altri appuntamenti.

Ricordiamo che Lang è autore di capolavori come «Furia», «Il dottor Mabuse», «M il mostro di Düsseldorf», «La donna del ritratto», «Dietro la porta chiusa» e tanti altri; tra le altre cose, ci sarà l’occasione di vedere anche «Metropolis» offerto dalla Cineteca di Bologna e recentemente restaurato con le parti mancanti e le musiche originariamente pensate dal regista.

Il poco tempo che ci separa dalla recentissima morte di Francesco Rosi, avvenuta soltanto tre mesi fa, non ha impedito che gli organizzatori (tra i quali ricordiamo Ettore Scola, Felice Laudadio e il critico Enrico Magrelli) riuscissero a organizzare una retrospettiva sul grande maestro del cinema italiano, con numerose proiezioni (alcune, mattutine, riservate alle scuole), documentari, incontri e ospiti che hanno collaborato col regista. E sempre Francesco Rosi è il protagonista delle locandine e del logo 2015 del Bif&st.

Protagonista come ogni anno continuerà a essere il bellissimo teatro Petruzzelli, la cui cornice farà da contorno alle proiezioni mattutine di alcuni grandi registi, a cui seguiranno le «lezioni di cinema» tenute dagli stessi: aprirà sir Alan Parker, al quale seguiranno Jean-Jacques Annaud, Costa-Gavras, Ettore Scola, l’immenso Andrzej Wajda, Edgar Reitz, la von Trotta e Nanni Moretti. Senza dimenticare le proiezioni serali, dove saranno presentati alcuni film in anteprima internazionale, di cui sentiremo parlare nelle prossime settimane.

Altre sale cinematografiche sono coinvolte nella proiezione dei film in concorso, tra cui ricordiamo le categorie di film italiani, opere prime e film stranieri, e dei film fuori concorso, con numerosi documentari e tributi.

Numerosissimi gli ospiti famosi attesi in questi giorni, compresi attori di caratura internazionale a cui saranno dedicati dei “focus” al teatro Margherita; quasi duecento i giornalisti accreditati, tra italiani e stranieri; quasi trecento, invece, gli appuntamenti tra film, incontri, dibattiti, presentazioni, premiazioni e altro ancora. Cercheremo di raccontarvi con entusiasmo e dovizia di particolari questi giorni in cui baderemo più alla sostanza dei film che al turbinio dei protagonisti del jet set. Quel che è sicuro è che a dispetto delle iniziali previsioni meteorologiche il Bif&st è partito all’insegna della soleggiata e fresca primavera pugliese.

 

SABATO 21 MARZO 2015

Fuga di mezzanotte

di Alan Parker con Brad Davis, Irene Miracle, Bo Hopkins, John Hurt, Randy Quaid, Paolo Bonacelli, USA 1978, 121’

Genere: drammatico/azione

Categoria di concorso: fuori concorso – lezioni di cinema

Valutazione: ****

Film del 1977 che racconta un fatto accaduto in quegli anni, che riguarda l’americano William Heyes arrestato in Turchia perché stava tornando negli Stati Uniti con due chilogrammi di hashish.

Odissea all’interno di un sistema carcerario allucinante, si tratta di un film moralmente violento, che va a segno per quanto riguarda la denuncia della condizione in cui Heyes si è venuto a trovare. Quando sta per finire la condanna a quattro anni, gli viene notificato un inspiegabile ergastolo. L’anabasi del protagonista è tratteggiata in modo che di questo film rimanga più di qualcosa, anche ben dopo l’uscita dalla sala.

A seguire, la “lezione di cinema” tenuta dal regista, che non realizza film dal 2003. Un’intervista coraggiosa dove parla del suo ruolo di presidente del sindacato dei registi, della difficoltà di realizzare film al giorno d’oggi («Fuga di mezzanotte oggi non potrei realizzarlo») e, soprattutto, dove ammette che non tutti i registi migliorano invecchiando.

 

From Caligari to Hitler

di Rüdiger Suchsland. Germania 2014, 118’

Genere: documentario

Categoria di concorso: fuori concorso – festival Fritz Lang

Nelle sale: ???

Valutazione: ***½

 Documentario decisamente ben fatto. Prima della proiezione il regista Suchsland, che è anche critico cinematografico, ha spiegato cosa c’è dietro alla lavorazione delle due ore di film.

«From Caligari to Hitler» prende spunto dal famoso e omonimo saggio di Kracauer (in Italia edito da Lindau) e parla del rapporto tra l’espressionismo e lo stravolgimento sociale che ha portato la Germania alla dittatura nazista. Ben incastrati i film (con uno sguardo su molti film “minori” e poco conosciuti) dell’epoca, con una contestualizzazione azzeccata al tema del Bif&st 2015, ovvero il Fritz Lang Festival.

Ad accompagnare il regista c’era Martin Koerber, colui che più di chiunque altro ha contribuito al restauro di «Metropolis» che sarà proiettato durante il Bif&st con le parti mancanti e ritrovate in alcune bobine scoperte in Argentina; sperando naturalmente di potervi raccontare anche questo film.

You and me (Tu e io)

di Fritz Lang con Sylvia Sidney, George Raft, Barton MacLane. USA 1938, 90’

Genere: noir/commedia

Categoria di concorso: fuori concorso – festival Fritz Lang

Valutazione: ***½

Interessante film in pieno “stile Fritz Lang”, nel senso che è difficilmente inquadrabile dal punto di vista del genere. Una commedia romantica si mischia al noir e al drammatico; come al solito Lang indaga le sfaccettature della società, le paranoie, le tensioni, le isterie collettive e la “logica” dei gangster.

 
M-Le Maudit

di Claude Chabrol. Francia 1982, 11’

Genere: cortometraggio remake di M – il Mostro di Dusseldorf

Categoria di concorso: fuori concorso – festival Fritz Lang

Valutazione:

+

M (M, il mostro di Düsseldorf)

di Fritz Lang Peter Lorre (Hans Beckert, l’assassino), Ellen Widmann (la signora Beckmann, la madre), Inge Landgut (Elsie Beckmann, la bimba), Gustav Gründgens (Schränker), Germania 1931, 117’

Genere: drammatico

Categoria di concorso: fuori concorso – festival Fritz Lang

Valutazione: *****

 

Si apre con un cortometraggio di Chabrol che realizza un remake breve del famoso film di Fritz Lang.

Di quest’ultimo invece c’è poco da dire: ogni parola sarebbe superflua o, meglio, superficiale.

Un film del 1931 in cui si indaga a fondo il meccanismo dell’isteria collettiva, del “processo pubblico”, della confusione tra bene e male, del ruolo di potere della società all’interno di sé stessa.

Non basterebbero dieci libri per parlare di uno dei cinque film più belli della storia del cinema

 

Nicola ‘nimi’ Cargnoni

 

Nelle foto: Ettore Scola e Felice Laudadio; la cornice del Petruzzelli

 

Prossimi aggiornamenti: martedì 24, giovedì 26 e domenica 29

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