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Lo scorso 10 maggio il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha partecipato alla prima riunione del gruppo di lavoro âSussidiarietà â della Calre, Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee, che si è tenuta presso la Sala dei Gruppi della Camera dei Deputati.
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Nel corso dellâincontro, che ha visto la partecipazione anche dei rappresentanti delle Assemblee legislative europee, tra cui la presidente europea Françoise Dupuis, Cattaneo ha ricordato che âse 150 anni fa il tema era come costruire lo stato nazionale unitario, oggi la questione è come possiamo costruire unâEuropa che sia davvero unita e sappia andare al di là dellâaggregazione di 27 stati nazionali che hanno dimensioni e caratteristiche diverseâ.
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âLâEuropa unita o sarà lâEuropa dei popoli e delle Regioni, evocata già da Jacques Delors, o sarà una costruzione artificiale â ha proseguito il presidente â unâEuropa delle burocrazie, lontana dalla gente e contrastata dagli interessi divergenti degli stessi stati nazionali che dovrebbero tenerla insieme, come si vede nella cronaca attualeâ.
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In questa prospettiva il Consiglio regionale lombardo, come ha ricordato Cattaneo, ha fatto un passo in avanti nel completamento del quadro normativo con lâapprovazione della legge regionale 17/2011 che disciplina la partecipazione della Regione alla formazione e attuazione del diritto dellâUE.
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Il nuovo Statuto regionale dâautonomia e le connesse modifiche al Regolamento generale del Consiglio regionale del 2009 hanno infatti prefigurato un ruolo preciso dellâAssemblea legislativa regionale rispetto allâelaborazione delle politiche europee e allâattuazione della normativa comunitaria.
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Il vero salto di qualità è stato fatto nel 2012 con la seconda âSessione comunitariaâ che si è svolta il 27 marzo 2012 e ha rappresentato un ulteriore momento di rafforzamento del ruolo consiliare ed una importante opportunità nel raccordo con le istituzioni comunitarie e con il nostro territorio.
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âSe non vogliamo rinunciare alla prospettiva europea â ha detto Cattaneo â dobbiamo ripartire dal basso, dai popoli e dalle regioni. E questa è la prospettiva storica cui oggi è chiamata la Lombardia. Alla Lombardia è richiesto di assumere il compito storico di contribuire a costruire lâEuropa unita, lâEuropa dei popoli e delle Regioni, aiutando tutta lâItalia a cogliere questa opportunità storica: un neoregionalismo per un neo europeismoâ.