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24 Ottobre 2014, 09.30

Musica

Banda, perché?

di Marisa Viviani
Un tempo considerate come una forma di associazionismo musicale popolare, per dilettanti pressocché privi di preparazione musicale, le bande ricevono oggi lo stesso riconoscimento riservato alle orchestre e sono preparate da direttori diplomati, frequentemente anche da grandi personalità della musica, e presentano repertori innovativi e interessanti.

 

Qualcuno si sarà forse chiesto perché attualmente c'è tanta attenzione per le bande musicali. Un tempo considerate come una forma di associazionismo musicale popolare, per dilettanti pressocché privi di preparazione musicale, le bande ricevono oggi lo stesso riconoscimento riservato alle orchestre e sono preparate da direttori diplomati, frequentemente anche da grandi personalità della musica, e presentano repertori innovativi e interessanti. Ciò che si vuole evidenziare in questo articolo, non è però l'aspetto della tecnica musicale, ma quello della socialità favorita dall'appartenenza alla banda; suonare insieme ad altri aggiunge infatti un valore di partecipazione e di comunicazione che contribuisce all'arricchimento della personalità e della propria cultura assolutamente positivo e auspicabile per tutti.
Non a caso grandi musicisti e direttori d'orchestra o di banda si sono dedicati alla divulgazione della musica strumentale per complessi bandistici proprio là dove le condizioni di vita della popolazione, e dei giovani in particolare, necessitavano di riferimenti sociali e culturali costruttivi. Ne è un esempio la Musica Salvavita delle orchestre giovanili del Venezuela, inventata trent’anni fa da José Antonio Abreù, fondatore dell’Orchestra Juvenil e Infantil de Venezuela, per sottrarre i giovani dalla strada e dalla malavita; scrive Abreù: “Suonare in un’orchestra è molto più che studiare musica, significa entrare in una comunità, in un gruppo che si riconosca come indipendente, perseguire uno scopo tutti insieme: ecco perché cambia la vita. La musica permette di crescere spiritualmente e mentalmente; il giovane diventa artista e ottiene riconoscimento sociale: diventa l’orgoglio della famiglia ed ottiene il suo riscatto sociale.” Una grande lezione di vita attraverso la musica, che ha trovato tra gli altri un appassionato sostenitore nel compianto M° Claudio Abbado, direttore d’orchestra di fama internazionale. Esempio ripreso anche in Colombia con il progetto musicale per diffondere la pratica della musica con la costituzione di 800 bande su tutto il territorio nazionale, all'insegna del motto “ Abbraccia uno strumento musicale, non un'arma”, rivolto in particolare ai giovani per allontanarli dalla strada e sottrarli alla criminilità organizzata, oggi portato avanti dal M° Josè Vilaplana.
Senza arrivare alle condizioni estreme di alcune aree del mondo, anche nel nostro Paese la banda rappresenta un riferimento e un'opportunità di formazione sociale molto importante; la banda diventa luogo di incontro, di scambio di idee, di amicizia, di divertimento, aperta a giovani e adulti che vi trovano le condizioni ottimali anche per quel colloquio generazionale che trova oggi pochissime occasioni di confronto. Su questo aspetto così significativo della vita della banda, ho pensato così di riportare alcune testimonianze di componenti della Banda Musicale “Giuseppe Forti” di Botticino, che me le hanno inviate in occasione dell'articolo a loro dedicato il mese scorso (1).
Ritengo queste testimonianze come esemplificative della realtà delle bande; le riflessioni, il senso di appartenenza alla banda e ai suoi valori sono infatti elementi comuni a tutti coloro che partecipano alla vita delle bande musicali, in qualunque luogo esse siano dislocate, e come tali vanno apprezzate, per il loro significato assoluto. Per tutte valga quella scritta da un giovane bandista, che evidenzia con efficace sintesi tale significato: “
Per me la banda è come una seconda famiglia; suonando ci si diverte, si cresce e si impara a stare insieme."
                                   
                                                                                           

 

(1) “Così si fa” - Vallesabbianews, 30/9/2014

Nelle foto di Luciano Saia: La Banda "Giuseppe Forti" in concerto a Botticino Mattina, all'ombra del campanile della Chiesa dei SS. Faustino e Giovita, simbolo del pregiato marmo e della volontà del popolo.

 

  

                                                                                  LE TESTIMONIANZE

Banda musicale:

formazione orchestrale formata esclusivamente da strumenti a fiato e percussioni." Questa definizione è riportata su qualsiasi dizionario, eppure siamo certe che chiunque ne abbia mai fatto parte possa assicurare che il termine banda rappresenta molto di più. Banda significa trascorrere tempo insieme a persone con le quali, si impara a convivere, rispettando i difetti e i limiti altrui. Banda significa lavoro, fatica, dedizione. Non si tratta sempre di divertimento, quanto piuttosto di sapersi divertire affrontando al meglio i propri compiti. Banda vuol dire sapersi sintonizzare con le note degli altri, e non si tratta sempre di note scritte su uno spartito; accogliere chi è nuovo o diverso, essere disponibili e altruisti. La Banda rappresenta la cultura, la musica che scalda il cuore a persone di ogni età. La banda regala molte emozioni a noi partecipanti, oltre che al nostro pubblico. Essa rappresenta per tutti una risorsa nel presente e un investimento per il futuro. “ (Francesca e Silvia)

 

Una banda è come un grosso macchinario formato da tanti piccoli ingranaggi, ognuno dei quali compie piccoli movimenti ben precisi, e grazie all’apporto di tutti la macchina può compiere azioni molto complesse, azioni che nessuno degli ingranaggi potrebbe compiere da solo e che – punto fondamentale - la macchina stessa non potrebbe compiere se uno solo di essi non lavorasse correttamente. (..) Sapere che il mio apporto è fondamentale per questa crescita e vedere ogni volta che il mio impegno è servito davvero a qualcosa è una sensazione fantastica, che è davvero difficile provare nella maggior parte degli ambienti coi quali si entra in contatto. Ed è proprio questa sensazione che mi (anzi, mi sento di dire CI) spinge sempre a dare il massimo in quello che facciamo; questo dà luogo ad un circolo virtuoso che non può che migliorarci sotto ogni aspetto. (Daniele)

 

Trovo nella banda una dimensione più umana, più adatta a lavoratori, studenti, gente che deve fare anche altro nella vita (..) Mi sono reso conto anche delle realtà comunali, celebrative, civiche e commemorative solo grazie alla banda. Intendo dire che quando ho compiuto i 18 anni, come tanti miei coetanei non sono andato a ritirare la Costituzione regalata dall'amministrazione comunale a tutti i maggiorenni durante la celebrazione del 2 giugno.  Ora invece mi trovo a presenziare alle feste civili, a capire come ci sta l'umano dietro alle cariche amministrative, a intuire il valore della Memoria, delle lotte, delle guerre.  Mi trovo ad avere anche una vita civica.”

 

Penso che le persone che scelgono la musica come colonna sonora della loro vita abbiano delle soddisfazioni maggiori, perché la musica sblocca emozioni che nella vita quotidiana non sapresti nemmeno come descrivere. (..) Bisognerebbe pensare anche a tutti i ragazzi che per tutto l’anno partecipano costantemente a tutte le prove e a tutte le attività della banda …dove sarebbero??? Tutti dovrebbero capire come la Banda lega le persone e metterlo in pratica con tutta la Comunità!”

 

Stavo attraversando un periodo difficile della mia vita. Il morale era a terra. Proprio in quel periodo mi sono avvicinata alla Banda, alla musica, partendo da zero alla bella eta di   cinquant'anni. Ero alla ricerca di uno spunto per andare avanti, di qualche cosa che mi aiutasse a riprendermi. Fra i bandisti ho cercato e trovato un dialogo: ragazzi, anziani, uomini e donne che mi offrivano la ricchezza della loro cordialità. Dopo poco più di un anno dall'inizio di questa nuova esperienza ero pronta per il mio primo concerto.(..) Quando il sipario si aprì non sapevo quello che stavo suonando, le lacrime mi impedivano di decifrare le note che avevo sul leggio. (..) Questa è la musica che aspettavo, che mi ha fatto bene, che ancora oggi continua a farmi stare bene. Grazie Banda di esistere.”

 

Tra chi suona si stabilisce una confidenza e un senso di familiarità che aiuta ognuno ad essere piú sicuro delle proprie capacità...io sono convinta che la Banda sia importante perché si fa musica insieme, ma anche perché ci si mette in gioco, si cresce insieme e ci si motiva l'un l'altro: giovani, vecchi e bambini. Lo spirito della Banda é genuino perché si tratta di tante persone che mettono a disposizione tempo e impegno, perché anche altri ne possano godere...é una Scuola, senza obblighi in cui ognuno sceglie davvero di dare il proprio contributo."

 

La banda G.Forti mi ha accolto in tarda età, avevo più di 50 anni; posso dire che la mia partecipazione volontaria all'attività bandistica mi permette di rimanere giovane nello spirito, di avere la mente aperta e di sentirmi parte attiva della banda e non solo, partecipo a manifestazioni a cui prima non partecipavo, tipo 2 giugno o altre. Bisogna lavorare tanto per poter mettere insieme una manifestazione, ma tutto viene ripagato nel momento in cui vedi le persone che sorridono, che sono felici, allora pensi: Ho contribuito anch'io a far passare un paio d'ore della loro vita in spensieratezza.”

 

"Ho diciotto anni. Da nove anni porto avanti questa passione che senza la banda non riuscirei a condividere. La banda è un gruppo unito, forte e di anno in anno capace di migliorare. Si può dire che sono cresciuta con loro, sono diventata grande e ho migliorato il mio suono, grazie anche a maestri che mi hanno insegnato a non mollare mai.”

 

"La banda musicale di Botticino ha una finalità molto importante per il nostro paese: stimolare la cittadinanza ad uscire dalle proprie case passando del tempo ad ascoltare della musica, della buona musica fatta da semplici persone, che per passione la vogliono mettere a disposizione di tutti.”

 

"La banda è semplice volontariato che va a toccare la mente ed il cuore della gente aiutandola a svagarsi di tanto in tanto, lasciando anche solo per pochi attimi i propri problemi quotidiani. Far capire ad una persona che non suona uno strumento musicale cosa significa l’emozione di suonarlo è difficile, si deve provare: la musica che creiamo con i nostri movimenti ( mente, mani , fiato, occhi, ecc) porta ad entrare in simbiosi con lo strumento musicale quasi diventasse parte di noi. E questo non dà benessere solo a chi produce il suono, la musicalità, ma anche a chi gli sta attorno, facendo sì che nascano nelle menti delle persone delle sensazioni uniche...Imparare a suonare uno strumento musicale per me ha significato progredire; serve innanzitutto a migliorare sé stessi e anche allietare le persone che ti ascoltano; la musica è in grado di unire svariate generazioni e di sconfiggere la differenza d’età. (..) Io credo che la banda possa rappresentare per noi giovani che viviamo in questa realtà così dura, un’isola felice dove porre le proprie radici per crescere in modo sano.”

 

Fare musica è sì un passatempo, ma risulta essere anche una grande palestra che permette ai ragazzi di sviluppare disciplina, determinazione, costanza, impegno e, ultima ma non ultima, la creatività, fonte questa di una mente aperta e brillante. Avere sul proprio territorio una realtà come la Banda cittadina è certamente una grande risorsa per il paese, perché permette ai propri ragazzi di frequentare un ambiente sano nel quale crescere e rapportarsi con persone dalle caratteristiche diverse, ma mosse tutte dalla passione verso una disciplina artistica che è divertimento e soprattutto una scuola di vita. La Banda è una grande risorsa da sostenere e valorizzare.” (Milena - insegnante di flauto)

 

Realtà sane e pulite come quelle delle bande musicali sono le più naturali espressioni di tutto questo; il volontariato vero di chi si presta per raggiungere l'obbiettivo di promuovere la musica è il fondamento di una collettività che sa vivere in sintonia e con gioia; realtà come queste devono trovare il sostegno e l'appoggio di chi ha a cuore la cultura del nostro paese.” (David - insegnante di percussioni)

 

La banda scandisce le attività civili e religiose di una comunità. Senza di essa spesso queste manifestazioni “sanno di poco”. Le radici popolari della tradizione di un paese sono contenute anche nella banda, perderle sarebbe andare incontro ad una povertà che va ben oltre quella economica.” (Giulio - insegnante di tromba e direttore di banda)

“La banda è il prototipo in miniatura di una società, dove tutti imparano capendo e tutto funziona se ognuno svolge il proprio ruolo in maniera responsabile e costante .La banda è un'opportunità di crescita non solo artistica, ma etica sociale e civile. (Stefano – insegnante di clarinetto e direttore di banda)

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