Emergenza energetica, le preoccupazioni di Confindustria Brescia e sindacati
di Redazione

L'emergenza energetica sta rischiando di mettere a repentaglio la competitività delle aziende e la continuità industriale del territorio: Confindustria Brescia con CGIL, CISL e UIL Brescia e Vallecamonica lanciano un appello congiunto alle istituzioni, affinché si faccia presto.


In assenza di misure tempestive e strutturali – che peraltro imprese e sindacato chiedono da tempo - le ricadute sul mondo del lavoro potrebbero essere pesanti, in particolare a Brescia, capitale europea dell’industria.

Intere filiere produttive sono in difficoltà, ma il problema coinvolge tutte le aziende. La preoccupazione è dunque forte e l’attenzione massima; il rischio di erosione dei mercati da parte dei principali competitor di altri paesi è concreto.

Per questo, Confindustria e sindacati bresciani hanno avviato un tavolo locale di confronto e monitoraggio e sono in prima linea, insieme, per chiedere una programmazione energetica nazionale in grado di evitare problemi di tenuta sociale ed economica per l’intero Paese, a partire dalla salvaguardia occupazionale.

A Brescia il sistema di relazioni industriali, in questo scenario inedito e ormai insostenibile, è unito e concorde nel sollecitare tutte le forze politiche ad assumere un atteggiamento responsabile e coraggioso per dare risposte immediate e concrete, se necessario ricorrendo a risorse straordinarie, a supporto di imprese e lavoratori, anche sul fronte economico.

Serve una strategia lungimirante, che non si sviluppi solo nel breve termine, ma che sappia guardare al lungo periodo, coinvolgendo anche l’Unione europea.

Ciascuno dovrà fare la sua parte: solo così sarà possibile scongiurare la crisi e l’indebolimento del sistema industriale, anche bresciano, e tornare a parlare di rilancio economico in un contesto di coesione sociale.

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