Mani sui pascoli
di Redazione

Anche una malga valsabbina in concessione a una cooperativa laziale già al centro di indagini per truffe in ambito agricolo


L’Ersaf – Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste – ha affidato a una coop di Camerata Nuova, paesino al confine tra Lazio e Abruzzo, due alpeggi per complessivi 800 ettari di proprietà regionale: Alpe Vaia, a Bagolino in Val Sabbia, e Alpe Stabil Fiorito, a Bovegno in Val Trompia.

Ciò dopo che la stessa coop si era aggiudicata, nel 2017, una malga del comune di Bovegno (altri 300 ettari) e che, un'altra più nota coop, con sede allo stesso indirizzo laziale, era riuscita lo scorso anno ad avere la conferma dell'Alpe di Bobbio (in Valsassina - Lecco), un altro grande alpeggio di oltre 500 ettari.

In presenza di sette partecipanti al bando, l’Ersaf ha selezionato la coop del centro Italia non tanto in base all’offerta economia ma piuttosto in forza a criteri di valutazione del “piano di gestione”.

“La realtà vede metà degli alpeggi lombardi in mano a soggetti estranei al territorio – sottolineano gli addetti ai lavori -. In parte sono allevatori veri, allevatori di montagna che non riescono a trovare pascoli a casa loro (spesso a causa della speculazione) e che devono muoversi a caccia di bandi in altre valli e in altre provincie. Molti, però, sono speculatori puri o soggetti che, da allevatori, sono diventati speculatori, ovvero imprenditori del contributo, dove il fine principale dell’attività non è la produzione zootecnica”.

Se ne parla con dovizie di particolari su 220406_malga_vaia.jpg