Lavoro in somministrazione, importante incremento nel secontro trimestre
di Redazione

Secondo i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, la domanda di lavoratori in somministrazione nel bresciano mostra un deciso e inedito incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari al +106%.


Secondo i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, nel 2° trimestre 2021 la domanda di lavoratori in somministrazione in provincia di Brescia mostra un deciso e inedito incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari al +106% (tendenziale). L’entità dell’aumento è legata al confronto con l’analogo intervallo del 2020, ovvero con la fase più acuta della crisi economica scoppiata in concomitanza con la pandemia, quando molte attività produttive e commerciali operavano a regime ridotto, se non addirittura chiuse.

A evidenziarlo è il tradizionale Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il Lavoro, riferito al 2° trimestre 2020.

Il confronto con la “normalità pre-Covid”, identificata nel 2° trimestre del 2019, registra una contrazione delle richieste nell’ordine del 13%, stando a indicare che quanto perduto durante l’emergenza del 2020 è stato solo parzialmente recuperato. Per quanto riguarda i macro gruppi professionali analizzati nell’Osservatorio, il confronto con il 2° trimestre 2019 offre una prospettiva particolarmente diversificata, con i profili tecnici in forte sviluppo (+67%), seguiti a distanza dal personale non qualificato (+10%) e dai conduttori d’impianti (+6%). Variazioni negative riguardano invece gli impiegati esecutivi (-14%), gli operai specializzati (-37%) e, in particolare, gli addetti al commercio (-65%), che si conferma come la categoria più penalizzata dalla pandemia.

Dal punto di vista della composizione della domanda, si evidenzia la prevalenza di conduttori d’impianti (39,6%), seguiti dal personale non qualificato (23,5%), dagli operai specializzati (11,7%) e dagli addetti al commercio (9,0%). Più contenuta è la domanda di tecnici (8,9%) e impiegati esecutivi (7,3%).

Con riferimento alle difficoltà di reperimento dei lavoratori in somministrazione, non si segnalano tensioni particolari, a eccezione, in particolare, di alcuni profili appartenenti ai tecnici (tecnici in campo ingegneristico, tecnici informatici), agli impiegati esecutivi (addetti logistica e impiegati contabili), agli addetti al commercio (addetti fast food e addetti assistenza pazienti) e agli operai specializzati (fonditori, saldatori, montatori, manutentori, fabbri).