Brescia zona arancione «rafforzata»
di Redazione

Dalla Regione «I dati mostrano che a Brescia è evidente una terza ondata: è il punto che va aggredito e su cui bisogna intervenire immediatamente»


Zona arancione rafforata per Brescia e altri Comuni della bergamasca e del cremonese. La decisione attesa è arrivata per impedire la diffusione del Covid e delle varianti. L'ordinanza del presidente della Regione Attilio Fontana imporrà nella giornata di oggi, martedì 23 febbraio, le disposizioni più stringenti in tutta la provincia di Brescia e in alcuni Comuni della bergamasca. Lo ha spiegato la vicepresidente Letizia Moratti, in consiglio regionale. «È stata decisa una strategia di mitigazione e contenimento», sottolinea.

Bertolaso: «A Brescia è arrivata la terza ondata»


«I dati mostrano che a Brescia è evidente una terza ondata: è il punto che va aggredito e su cui bisogna intervenire immediatamente». Guido Bertolaso, consulente alla vaccinazione in Lombardia, è netto nella sua comunicazione resa durante il Consiglio Regionale a Palazzo Pirelli a Milano. Dove inoltre ha ricordare che a preoccupare è soprattutto la presenza della variante inglese, che ha portato il direttore dell'assessorato al Welfare Giovanni Pavesi a elevare «il livello di attenzione delle rianimazioni da tre a quattro».

Perché è stato preso questo provvedimento

Il numero dei contagi e delle persone in terapia intensiva è aumentato negli ultimi giorni nei comuni della Regione Lombardia che sono diventati zona arancione «rafforzata». «Considerata l'ultima accelerazione nella provincia di Brescia, con l'aggravante delle varianti che nell'area sono presenti al 39% del totale dei casi - ha aggiunto la vicepresidente Moratti parlando in Consiglio regionale - abbiamo concordato con Ministero della Salute una strategia di mitigazione e contenimento del contagio».

Cosa prevede la zona arancione «rafforzata»


In quest'area è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.). Questa una delle regole già previste nella zona arancione a cui si aggiungono:

    Chiusura delle scuole d'infanzia, elementari e medie
    Divieto di recarsi nelle seconde case
    Utilizzo dello smart working dove possibile
    Chiusura della attività in presenza