«Ho fatto un sogno, al contrario»
di Nonno Paolo

E' nata Anna e Paolo è diventato nonno. E come tutti i nonni, non può fare a meno di pensare al futuro dei nipoti... anche sognando


Ho sognato che tutte le Nazioni del mondo lottavano insieme per un unico obiettivo, per il benessere delle genti, dove per ottenere un vaccino non esisteva la concorrenza per arrivare primi e arricchirsi, ma esisteva la solidarietà, l’unione e il confronto dei saperi.

Nel sogno arrivavano notizie di un Europa unita, dove i capi di stato si riunivano in modo permanente per trovare soluzioni univoche ai tanti problemi del nostro continente: ambiente, lavoro, diseguaglianze, immigrazione, nuove tecnologie, difesa, politica estera, confronti economici con gli altri Stati.

Anche in Italia le notizie segnalavano che al governo maggioranza ed opposizione avevano trovato un accordo per definire insieme le strategie per i prossimi tre anni per affrontare la crisi pandemica e ricercare soluzioni per potenziare e riqualificare la sanità pubblica, la scuola pubblica, l’ambiente, la cultura e per ridare entusiasmo ai giovani.

Nel sogno, il tempo delle notizie clamorose inventate solo per ottenere maggior consenso era finito, al contrario si registrava una coesione istituzionale tra Stato e Regioni per trovare insieme soluzioni utili per i cittadini.

Sui media lo spettacolo non era garantito dai tanti esperti virologi che a seconda dei canali tv dicevano la loro, esisteva invece una voce del ministro della salute che settimanalmente garantiva un’informazione basata sulla verità.

C’erano Amministratori locali autorevoli, non autoritari, che sapevano coinvolgere e confrontarsi a tutti i livelli, che decidevano in base al principio di responsabilità, che si interrogavano per valutare l’impatto delle proprie scelte sul benessere delle persone.
E con loro ho visto anche cittadini responsabili, consapevoli e pronti a fare un passo indietro senza dover aspettare i divieti.

Nel sogno era realtà il rispetto tra religioni, tra credenti e atei che riconoscevano ogni essere umano come una sorella e un fratello con cui ricercare un’amicizia sociale per riscoprire la dignità della persona umana e la destinazione universale dei beni.  

Drin!!
La sveglia suona e si ritorna alla realtà.
Ma che gioia fare bei sogni!!

“Chissà, chissà domani, nascerà e non avrà paura vostra figlia, e chissà come sarà  domani, su quali strade camminerà, nuoterà su una stella e si chiamerà Futura.” (Lucio Dalla)

Benvenuta Anna, Futura.

13 dicembre 2020 - Nonno Paolo