Filo diretto
di Elio Vinati

L'estate mi offre la possibilità di fondere la passione per la pesca con il piacere di stare in montagna.

 
La ricerca di Fario selvatiche ad alta quota in torrenti o laghi immersi in contesti naturali suggestivi, come boschi misti rigogliosi, prati dai mille colori in fiore che paiono pitturati, rappresenta per me da sempre un richiamo irresistibile.

E non importa la fatica per raggiungere la meta e nemmeno la taglia media dei salmonidi che andrò a insidiare, perché ciò che conta è la pace e serenità che trovo, lontano dalla frenesia del quotidiano.

In questi luoghi si percepisce proprio un 'filo diretto col paradiso' per citare 'Madonnina dai riccioli d'oro', celebre canzone degli alpini intonata spesso dai tifosi bresciani sia del calcio che del basket.

Durante questo mese ho effettuato diverse uscite di pesca approfittando del bel tempo.
Ad esempio, ricordo in particolare una meravigliosa Fario catturata a spinning con rotante del nr.2 argentato (a proposito di filo diretto ho  utilizzato un fluorcabon dello 0,20mm, più rigido rispetto al nylon).

In quel momento ero letteralmente inebriato dal profumo intenso dei rododendri.
Rammento altresì con piacere anche il cappotto rimediato in uno stupendo lago alpino nelle cui acque vi si specchiano le cime imponenti delle montagne circostanti: un paesaggio da favola.

Non vedo l'ora di ritornare anche per insidiare nuovamente quella grossa Fario che, inseguendo incuriosita il minnow, ha desistito all'ultimo.
Altre mete sono già in programma nella mia mente per le imminenti vacanze nella speranza che anche il bosco possa regalarmi qualche prezioso dono (vedasi articolo 'Biathlon').

Al prossimo filo diretto...