Coldiretti, segnali positivi per un ritorno alla normalità
di Redazione

Dalla Bassa bresciana al lago di Garda, dalla Valcamonica alla Franciacorta, dopo l'emergenza gli agriturismi bresciani ripartono con impegno e passione per offrire ai visitatori il meglio del territorio in massima sicurezza


"In queste settimane difficili, le aziende agrituristiche di Terranostra Brescia si sono sostenute e confrontate. Il sentirsi parte di un gruppo e il poter tornare a ricevere prenotazioni sono gli ingredienti essenziali di un auspicato ritorno alla normalità, come ha testimoniato il week-end di festa appena trascorso".

Il messaggio di Tiziana Porteri, cuoca contadina, imprenditrice agrituristica di Bedizzole (BS) e presidente di Terranostra Brescia, testimonia lo sguardo rivolto al futuro delle aziende dopo il lungo periodo di lockdown che ha messo a dura prova un settore strategico dell'accoglienza Made in Italy.

La fase due degli agriturismi - precisa Coldiretti Brescia - è partita con un grande lavoro di riorganizzazione e di adeguamento dell'ospitalità contadina alle normative vigenti, tra consegne a domicilio, asporto e progressiva riapertura, ma con la consapevolezza che le location di campagna assumeranno un ruolo centrale nella ripartenza turistica verso il periodo estivo.

Nella Bassa bresciana, Gaia dell’agriturismo “Le Risorgive” A Trenzano è soddisfatta: "E' stato come riaprire per la prima volta, domenica 24 maggio è andata abbastanza bene. La preoccupazione principale era legata alla presenza dei clienti, ma alla fine è andato tutto bene, grazie anche agli ampi spazi che possiamo offrire.

Il ponte del 2 giugno ancora meglio: complici le belle giornate e la voglia di rivalorizzare la nostra realtà, su prenotazione abbiamo attivato la modalità pic-nic nella parte esterna, un'iniziativa particolarmente apprezzata dalle famiglie che hanno potuto visitare anche la fattoria didattica".

Situazione analoga, ma con più cautela, sulle sponde dal lago di Garda: "Abbiamo aspettato qualche giorno - racconta Debora dell’agriturismo “Il Rudere” a Salò - e riaperto ufficialmente sabato 30 maggio, dopo aver messo il locale in completa sicurezza attivando tutte le procedure di sanificazione, distanziato i tavoli e acquistato i distributori gel per le mani e i termoscanner; tutto questo ci ha consentito di ricevere numerosi turisti, per ora italiani, che si sono sentiti accolti in un ambiente sicuro".

Dalle parole di Alessio dell’agriturismo “Gaia” di Montirone emerge invece un po' di preoccupazione: "Le presenze in agriturismo questo week-end sono state buone ma la situazione è veramente difficile, ci vorranno almeno tre settimane per poter ripartire con una certa continuità, per ora stiamo affiancando ancora le consegne dei pasti a domicilio, attività molto apprezzata dai nostri clienti e anche da persone nuove, che attraverso questa modalità hanno potuto conoscere la nostra realtà".

Una ripartenza cauta ma importante per Brescia, che conta oltre 300 agriturismi, di cui 160 associati a Coldiretti - spiega Coldiretti provinciale - mentre in Lombardia le strutture sono oltre 1600, in grado di offrire più di 14 mila posti letto e oltre 40 mila coperti per il ristoro.

Anche in Franciacorta si respira positività: "Abbiamo riaperto giovedì 21 maggio - racconta Roberta dell’agriturismo e fattoria didattica “Il Colmetto” a Rodengo Saiano - all'inizio è stato spiazzante, abbiamo dotato il personale dipendente dei necessari presidi e i clienti dello spaccio, dell'agriturismo e della fattoria didattica si sono dimostrati responsabili e collaborativi, insieme è stato un successo".

Confermano questa tendenza, in rappresentanza della Valcamonica, le parole di Alda dell’agriturismo “Belotti” a Villa Dalegno, frazione di Temù. "Avevamo il timore di non ricevere prenotazioni, ma ci siamo dovuti ricredere - racconta l'imprenditrice - il primo week-end di giugno è andato bene ed è stato confortante vedere nei nostri ospiti il sorriso e la voglia di tornare a passeggiare, stare all'aria aperta, gustare buon cibo e godere dell'atmosfera conviviale che gli agriturismi di montagna sanno offrire. Speriamo in un'estate ricca di opportunità per la nostra struttura e per tutto il territorio camuno".

Coldiretti fotografa dunque un settore che riparte, con impegno e passione, per correre al recupero delle 10 milioni le presenze turistiche perse in Lombardia negli ultimi tre mesi a causa dell'emergenza sanitaria.

Foto di repertorio