«Perché a noi? Oppure, perché non a noi?»
di Maria Romano

Tante le domande che non trovano risposta, nel drammatico periodo che stiamo vivendo. In questa lettera aperta una piccola riflessione sulla pandemia


Mi sono chiesta tante volte, questo periodo, il motivo di questa pandemia. Perché a noi? È una punizione?
Oppure, al contrario, perché non a noi?

Non ho le risposte, esprimo un pensiero.

Un mondo che corre, dove? Soldi, potere, prestigio, ma a quale prezzo?

Affetti, natura, amici. Non ci siamo fermati davanti alla sterilità delle nostre famiglie assenti, davanti a colleghi in difficoltà, genitori abbandonati, un mondo che non è più lo stesso tra terremoti, tsunami, ghiacciai in scioglimento, carestie, fame.

Ma tanto tocca sempre agli altri… ecco, invece ora tocca a noi.

Abbiamo guardato con indifferenza ai tanti morti in mare, erano immigrati, ai bambini della Siria, alla fame in India, erano sempre gli altri, non avremmo mai pensato che con i nostri soldi, il progresso, la nostra sanità e tutte le nostre certezze ci capitasse di dover seppellire tante persone.

Credo che il mondo, Dio e la vita ci abbiano detto BASTA, fate schifo, e se non fosse che pagano sempre gli innocenti sarebbe da pensare che lo abbiamo cercato con tutte le nostre forze.

Dove sono, oggi, tutti quelli del “prima gli italiani”? Impareremo la lezione?