Conte: «Chiuse tutte le attività produttive non necessarie»
di Federica Ciampone

L’annuncio del Governo è arrivato ieri sera. Chiusa ogni attività non necessaria, massimo ricorso allo smart working. Niente allarmismi, però: i supermercati rimangono aperti e saranno assicurati tutti i servizi pubblici essenziali


A poche ore dall’ordinanza emanata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ieri sera in diretta Facebook il premier Giuseppe Conte ha annunciato ulteriori provvedimenti per contrastare la diffusione del coronavirus.

“Abbiamo deciso di compiere un altro passo – ha detto Conte. - La decisione assunta dal Governo è quella di chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci i beni e i servizi essenziali”, misura invocata a gran voce, nei giorni scorsi, dai governatori delle Regioni più colpite dall’epidemia.

L’appello di Conte ai cittadini è quello di mantenere la calma. “Continueranno a rimanere aperti i supermercati – ha specificato - i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c'è ragione, quindi, di fare code ingiustificate e corse agli acquisti”.

Resteranno aperti farmacie, servizi bancari, postali e assicurativi, e saranno assicurati tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti.
“Al di fuori delle attività essenziali, tuttavia – conclude il premier - consentiremo solo il lavoro in modalità smart working e relativamente alle attività produttive rilevanti per il Paese. Rallentiamo il motore produttivo dell'Italia, ma non lo arrestiamo”.

Il provvedimento sarà in vigore da domani – lunedì 23 marzo – fino al 3 aprile.