Da Collio a Brescia per Nikolajewka
di Marisa Viviani

La commemorazione della Battaglia di Nikolajewka (26 gennaio 1943), che si tiene a Brescia ogni anno nella Scuola Nikolajewka edificata dagli Alpini bresciani, è stata onorata da un gruppo di giovani Alpini della Val Trompia e di altri paesi con una marcia notturna da Collio a Brescia


Partiti in 18 la sera di Venerdì 24 gennaio da San Colombano di Collio, sono giunti in 30 a Brescia alle 10.00 del mattino successivo, in tempo per la cerimonia di commemorazione del 77° anniversario della tragica battaglia che lasciò in suolo ucraino, sul confine russo, migliaia di soldati uccisi nel corso del combattimento o morti di freddo e stenti in seguito alla ritirata.

Molto significativa quindi l'iniziativa degli alpini Angelo Dolzanelli e Dario Fracassi di Collio di contribuire in forma così rilevante al mantenimento della memoria storica e umana di Nikolajewka, percorrendo a piedi i 46 Km di strada provinciale, con fermate presso i monumenti ai caduti dei 20 paesi e frazioni incontrati sul percorso per deporre un lumino a ricordo e riconoscenza, sempre con il pensiero rivolto al futuro per l'abolizione della guerra, strumento di sterminio e devastazione.

Alla marcia, che i promotori hanno definito "edizione zero della camminata alpina", con la decisione di riproporla negli anni successivi, hanno partecipato singolarmente alpini di Collio, Zanano, Concesio, Bagolino, Nozza, Treviso Bresciano, Vesio di Tremosine, Isorella, Travagliato, alcuni dei quali raccolti lungo il percorso (partiti in 18, arrivati in 30).

Lungo il tragitto il gruppo è stato accolto da commilitoni dei vari Gruppi, che hanno offerto brodo e bevande calde, panini e una pastasciutta alle 4.00 del mattino a Concesio, mentre il presidente sezionale di Brescia, G.Battista Turrini, ha atteso i suoi Alpini a Inzino accompagnandoli fino a Zanano. Molto commovente l'incontro dei camminatori a Brozzo con il reduce Giacomo Vivenzi (Camelì), classe 1913, che quest'anno compirà 107 anni portati con lucidità e ricordo vivissimo della ritirata di Russia.

Di questa prima marcia notturna ideata dagli Alpini di Collio, riportiamo le considerazioni a caldo di Dario Fracassi, complimentandoci con tutti i partecipanti per il senso di appartenenza alla loro associazione d'arma A.N.A., che oggi si fa interprete di un messaggio di pace contro la cultura della guerra. In Fotogallery le fotografie scattate dallo stesso Dario Fracassi.

Marisa Viviani


"Si è conclusa  la nostra edizione zero della camminata alpina che ci ha portato a ripercorrere l'intera  Valle Trompia, da S.Colombano di Collio alla sede ANA di Brescia con il gioiello racchiuso nella Scuola Nikolajewka . Tanti (20) i monumenti ai caduti visitati durante i 46 km percorsi, con numerose e ovvie pause per recuperare le forze e cementare il legame venutosi a creare.

Piacevole sorpresa la presenza del Presidente Sezionale Gian Battista Turrini, che ci ha voluto accompagnare da Inzino a Zanano  per deporre un simbolico lumino in tre monumenti, per tenere acceso il ricordo dei nostri veci nella gelida terra russa del lontano 1943.

Come dicevo, è stata l'edizione zero per le ovvie difficoltà che avremmo potuto trovare lungo un tragitto assai lungo, testandolo  con il giusto numero di appassionati alpini camminatori,  soprattutto nella prima parte sino a Brozzo con alcuni tratti privi di marciapiedi, e pertanto  un doveroso ringraziamento agli automobilisti che hanno prestato la giusta attenzione incontrandoci.

Vedremo di raccogliere tutti i possibili consigli per poter riproporre e rendere più partecipabile una futura edizione. Un grazie particolare all'ideatore Angelo Dolzanelli che ha reso la semplice idea una idea  a dir poco geniale, perché se dopo 77 anni nessuno ci aveva ancora pensato, è segno che un pizzico di pazza nostrana genialità c'è.

E cosa dire dell'incontro con l'ultra centenario "Camelì" di Brozzo, che all'alba dei prossimi 107 anni ha riassunto con limpida e struggente lucidità quel viaggio a ritroso verso la patria natia  scavalcando i cadaveri dei compagni di sventura.

Tanto ci sarebbe da dire, tanti gli alpini che abbiamo incontrato sul nostro percorso che con gli occhi lucidi ci hanno ringraziato per tenere in vita il ricordo dei veci.

Grazie alle sezioni che ci hanno accolto per un riscaldante tè, per un energico brulé, per uno spaziale brodo, per un panino nostrano e un aglio olio e peperoncino da Masterchef all'alba delle 4 del mattino.

Ma soprattutto grazie a chi forse non ci credeva troppo, ma si sa che gli alpini han la testa dura e quando ti dicono che l'iniziativa  è semplicemente "simpatica" metti la testa bassa con il cuore, la testa  e le gambe e  raggiungi l'obiettivo fissato andando oltre le aspettative."

Dario Fracassi


In foto: Alpini Angelo Dolzanelli e Dario Fracassi con altri partecipanti alla marcia notturna per Nikolajewka (foto scattata il 26/1/2020 in occasione dell'inaugurazione della nuova sede del Gruppo Alpini di Bagolino)

Fotogallery (di Dario Fracassi)