A Matera una giornata evento sull'Italia delle aree interne
di Redazione

Le Valli Resilienti saranno protagoniste a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, in una giornata dedicata alle aree interne, per promuovere i modelli di intervento adottati attraverso il Programma AttivAree di Fondazione Cariplo per rilanciare le Valli Trompia e Sabbia.


Sabato 26 ottobre
Matera ospita La cultura come risorsa per la rigenerazione delle aree interne e rurali", una giornata evento dedicata alle aree periferiche organizzata nell'ambito degli appuntamenti di "ArtLab. Territori, Cultura, Innovazione" a cura di Fondazione Fitzcarraldo.
 
Nel contesto europeo di Matera 2019 Fondazione Cariplo insieme a Fondazione Fitzcarraldo e Basilicata Creativa, coinvolgerà attori pubblici e privati promotori di significativi programmi di sviluppo delle aree periferiche che si confronteranno con operatori impegnati in progettualità originali ed eterogenee che fanno leva sulle risorse inespresse delle comunità di riferimento.
 
Fondazione Cariplo, con il Programma AttivAree dedicato alla rinascita dell'Oltrepò Pavese e delle bresciane valli Trompia e Sabbia porterà al tavolo l'esperienza avviata in due territori marginali che si trovano nell'Appennino e nelle Prealpi lombarde. L'obiettivo è quello di condividere il modello di intervento sperimentato con quello degli altri ospiti presenti impegnati su un tema come quello dello spopolamento delle aree marginali, che interessa in modo trasversale tutta l'Italia ma anche altri Paesi d'Europa a partire da Francia e Spagna.
 
Matera rappresenta un emblematico caso di luogo marginale che ha saputo rinascere, per cui è particolarmente significativo per Fondazione Cariplo condividere - con i molti attori, anche locali, che parteciperanno alla giornata del 26 ottobre - l'esperienza dei territori lombardi che hanno subito il medesimo fenomeno di abbandono e spopolamento della città che oggi è diventata la Capitale Europea della Cultura.
 
La giornata di lavoro, dedicata al confronto sul tema della rigenerazione culturale delle aree marginali d'Italia sarà condotta da Annamaria Candela, Fondazione Banco di Napoli e vedrà tra altri numerosi ospiti la partecipazione di Daniela Castagno, Fondazione con il Sud, Angela Mameli, Fondazione di Sardegna, Anna Misiani e Oriana Cuccu, Nucleo di Valutazione (NuVAP), Dipartimento per le politiche di Coesione, Presidenza Consiglio dei Ministri, Francesco Monaco, ANCI, Paolo Scaramuccia, Legacoop e Daniela Tisi, MiBAC. 
 
Per Fondazione Cariplo saranno presenti Elena Jachia, Direttore Area Ambiente Fondazione Cariplo e responsabile Programma Intersettoriale AttivAree e i referenti dei progetti territoriali "AttivAree Oltrepo(Bio)diverso" e "AttivAree Valli Resilienti". Il progetto di rinascita dell'Oltrepò Pavese è dedicato alla valorizzazione del territorio collinare e montano pavese - unico spicchio di Appennino in Lombardia - facendo della biodiversità ambientale, la leva per contrastare lo spopolamento, l'isolamento e la stasi produttiva e sociale di queste aree. Il progetto di rinascita delle valli Trompia e Sabbia mira a contrastare le dinamiche di invecchiamento e spopolamento, offrendo prospettive alle giovani generazioni ed attivando risorse endogene del territorio volte ad accrescere l'attrattività dell'area montana delle Prealpi bresciane come luogo per vivere e lavorare.
 
"L'obiettivo di Fondazione Cariplo – spiega Elena Jachia, direttore dell'Area Ambiente di Fondazione Cariplo e responsabile del programma AttivAree – è tentare di innescare un processo di cambiamento finalizzato a rallentare o invertire la tendenza allo spopolamento, impoverimento e al rischio di isolamento. Un cambiamento inteso anche in termini culturali innescato da un recupero dell'identità locale e un cambio di prospettiva che determina il passaggio da una dimensione di isolamento a una dimensione comunitaria."
 
ESPERIENZE TERRITORIALI
 
Dall'Oltrepò Pavese lo scrittore e giornalista Giorgio Boatti porterà al tavolo di lavoro l'esperienza della Scuola di Narrazione Territoriale. Un'iniziativa di formazione, confronto e riflessione sui temi della narrazione territoriale, attivata nell'ambito del progetto Oltrepò(Bio)diverso, che punta a insegnare a raccontare un territorio in modo suggestivo, coinvolgente ed attrattivo. Un'esperienza significativa per il recupero dell'identità locale - aperta ad esperienze, culture e provenienze differenti - in contesti di comunità fragili e di aree, sia rurali sia metropolitane, ritenute marginali.
 
Dalle Prealpi bresciane, con l'intervento di Fabrizio Veronesi sarà presentato un altro caso di ricostruzione dell'identità territoriale avvenuta attraverso un processo di recupero della recente storia dell'economia delle valli Trompia e Sabbia. Partendo da una mappatura dei manufatti della tradizione rurale e dei siti di archeologia industriali dismessi e abbandonati si è giunti alla valorizzazione di alcuni luoghi simbolo quali il Borgo di Rebecco e la ex Centrale Idroelettrica di Barghe.
 
Il tema del cambiamento di prospettiva è portato al tavolo da Claudia Pedercini (Responsabile Progetti Innovazione Sociale Valli Resilienti) che illustrerà il processo di messa in rete delle risorse territoriali, alla base della nascita dei negozi di vicinato – servizi di prossimità per gli abitanti gestiti in rete attraverso cooperative sociali - e il Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali, un prodotto turistico composto da esperienze e costruito su un racconto corale. 
 
Oltre ai protagonisti del Programma AttivAree tra gli ospiti della sessione dedicata alle esperienze territoriali ci saranno Massimiliano Burgi, Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Liviano Mariella, Recollocal e Gardentopia Matera 2019 e Nicolò Fenu, SARDARCH – Spop Campus Omodeo (OR). Il confronto diretto ha lo scopo di promuovere un bilancio critico e condiviso dei programmi di intervento e delle esperienze sviluppate nelle varie regioni per favorire progettualità sostenibili e capaci di generare impatti duraturi sui territori.