Addio a don Antonio Fappani
di Giancarlo Marchesi

Infaticabile uomo di cultura e punto di riferimento della Chiesa bresciana, si è spento questa mattina presso la Poliambulanza di Brescia 


Questa mattina si è spento, presso la Poliambulanza di Brescia, don Antonio Fappani, figura di spicco della cultura e della chiesa della nostra provincia. 
 
Nato a Quinzano, il 15 agosto del 1923, in una famiglia contadina, primo di sei fratelli. Dopo il seminario, don Antonio si era laureato a Roma in Sacra Teologia con indirizzo storico e, dopo aver fatto il curato a Borgo Poncarale fino al 1957, fu chiamato a Brescia, prima come assistente delle Acli e degli scout di tutta la provincia e poi, dal 1962 al 1972, come direttore del settimanale diocesano «La Voce del Popolo».
 
Studioso dotato di grande curiosità, sempre pronto  a condividere il suo sapere, ha dato alle stampe oltre  600 libri in cui ha affrontato gli argomenti più vari: dai cattolici bresciani nella Resistenza ai santuari mariani, dalle vite dei santi al dialetto e al folklore. 
 
Per la Valle Sabbia ha scritto non poche opere: fondamentali restano i suoi scritti sulla Terza guerra d’indipendenza, con particolare riguardo alla campagna garibaldina. Ancora oggi era direttore di numerosi bollettini parrocchiali della vostra vallata.
 
La sua impresa più conosciuta è stata quella legata ai volumi dell'Enciclopedia Bresciana, opera fondamentale per l'identità della nostra terra. Don Antonio non era solo un semplice studioso: grazie alla sua infaticabile determinazione e tenacia è nata la Fondazione Civiltà Bresciana, che ha avuto il merito di realizzare centinaia di iniziative che molte volte hanno spaziato ben oltre l’ambito provinciale. 

Foto dalla pagina Facebook
Corpus Hominis - Comunità