La merda, di Cristian Ceresoli, con Silvia Gallerano
di Alberto Malinverni

Lo spetatcolo è andato in scena all'Odeon di Lumezzane giovedì scorso. Per noi c'era Alberto Malinverni



La Merda. E' di buon auspicio per i frequentatori dei palcoscenici.
Nell'800 le persone giungevano a teatro in carrozze, trainate da cavalli. La presenza di escrementi significava buone presenze di pubblico.
E ottime presenze ne ha registrate lo spettacolo di Cristian Ceresoli, in tutta europa, facendo registrare più volte il sold out.

Ceresoli scrive ed incanta con il suo monologo, anzi sciocca e disorienta sul primo momento, poi prende per mano anzi per un braccio lo spettatore e lo solleva e lo scaraventa giù sulla poltrona per tre e una volta, facendolo emozionare, nel bene e nel male.

Ma nulla varrebbe il testo se non fosse cucito addosso così ad arte, anzi, non proprio cucito, indossato ad arte e spogliato nello stesso momento da una magistrale Silvia Gallerano.

Tre anni di interpretazioni in cui il suo corpo è stato voce suono colore in un tutt'uno, un monologo sussurrato ed urlato direttamente allo stomaco, una dimensione dipinta della sua esistenza di donna, di ragazzina prima, di scoperte e soprusi, di attese e sogni e crude realtà.

La sua aspettativa di affermarsi sfocia in un compulsivo autofagocitarsi, per poi espellere improvvisamente in rabbia urlata al mondo, ed infine soavemente espressa in un onirico canto.

Non ci si è quasi accorti che Silvia Gallerano recita nuda.
Al termine rimane un pulviscolo toccante addosso. Sulla pelle. Uno spettacolo da rivedere al più presto.

Alberto Malinverni