Torna l'ora legale, lancette avanti di un'ora
di Fabio Borghese

Lo spostamento delle lancette in avanti di un’ora, nella notte tra sabato e domenica, porterà irritazione e senso di stanchezza


Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo torna l’ora legale: alle 2 del mattino le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora avanti. Si dormirà un’ora in meno, ma le giornate “si allungheranno” con un’ora di luce in più. L’ora solare tornerà nella notte fra sabato 24 e domenica 25 ottobre.
 
Lo spostamento delle lancette un’ora avanti porterà dei disagi emotivi e psicofisici, al 15% della popolazione, sia adulti sia bambini. Aumento del senso di fatica, emicrania e insonnia, sono solo alcuni dei sintomi che in molti accusano dopo il cambio dell'ora che sancisce definitivamente l'arrivo della primavera. Anche per i bambini  possono insorgere sonnolenza, malumori, inappetenza e irritabilità: il consiglio degli esperti è quello di stare all'aperto e fare sport.

Lo scopo principale dell’ora legale è il risparmio a livello energetico, dovuto ad un utilizzo minore dell’illuminazione elettrica. Fu introdotta in Italia nel giugno del 1916 e adottata poi in maniera uniforme da tutta la Comunità Europea a partire dal 1980. Inizialmente la sua durata era di quattro mesi, poi è stata prolungata a sei ed infine ai sette mesi attuali, in vigore da quasi vent’anni (1996).

È bene rammentare che l’ora legale non incrementa le ore di luce a disposizione, ma semplicemente consente di sfruttare meglio quelle ore di luce che altrimenti non verrebbero utilizzate per abitudini legate all’orario. Una previsione sui benefici in termini di risparmio nei sette mesi in cui resterà in vigore l’ora legale è stata effettuata da Terna, azienda che si occupa della trasmissione dell’energia elettrica; secondo le stime, fino ad ottobre verranno risparmiati oltre 556 milioni di kilowatt/ora, una quantità di energia che corrisponde, in media, al fabbisogno annuale di 200 mila famiglie circa. Un kilowatt/ora costa al cliente mediamente 16,6 centesimi, dunque la stima relativa al risparmio economico per il 2015 dovrebbe essere di quasi 93 milioni di euro.