«Polvere. Dialogo tra uomo e donna»
di Redazione

Giovedì 12 marzo al Teatro Odeon è in programma lo spettacolo di Saverio La Ruina, nell’ambito della Stagione promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane.

 
Dopo Dissonorata e La Borto, entrambi Premi Ubu, nei quali si raccontano le donne, Polvere sposta l’attenzione sull’uomo, partendo dal presupposto che la violenza sulle donne è prima di tutto un problema degli uomini. Saverio La Ruina, in scena con Jo Lattari (che ha contribuito anche all’elaborazione drammaturgica), svela quella liturgia della resistenza che ogni donna vittima di violenza mette in atto.
Non so quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro - afferma Saverio - ma di sicuro c’entrano i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce.  
 
Secondo la testimonianza di un’operatrice di un centro antiviolenza, le botte, gli stupri sono la parte più fisica del fenomeno, l’uccisione della donna la parte conclusiva. Ma c’è un prima, immateriale, impalpabile: polvere evanescente che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze, ne annienta la forza, spegne il sorriso e la capacità di sognare. Una polvere opaca che confonde, fatta di parole che umiliano e feriscono, di piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di affetto sbrigativo, talvolta brusco.
Lo spettacolo è in tournée dopo il debutto del 20 gennaio scorso al Teatro Elfo Puccini di Milano, che ha dedicato una personale al lavoro del pluripremiato autore e attore originario di Castrovillari, provincia di Cosenza, e ormai conosciuto oltre i confini nazionali. 
 
Con Polvere, che ha già raccolto consensi unanimi di pubblico e di critica, La Ruina prosegue nella sua personalissima esplorazione del mondo femminile; abbandona la forma a lui consueta del monologo e la potenza del dialetto calabrese per un vis-a-vis tra uomo e donna in un italiano nitido che rivela un contesto borghese, dove la violenza si nasconde nelle pieghe di una finta pacatezza. Lo spettatore diventa testimone di una sconvolgente indagine psicologica rappresentata sul palco da due magnifici interpreti. Musiche originali di Gianfranco De Franco.
Contributo alla messinscena e disegno luci di Dario De Luca, fondatore con la Ruina di Scena Verticale, che produce lo spettacolo con il sostegno del Comune di Castrovillari.
 
Giovedì 12 marzo alle ore 20.45.  
Il teatro apre alle 20. 
Posti disponibili. Prevendite alla biglietteria del teatro martedì 10 marzo dalle 18.30 alle 19.30 e mercoledì 11 dalle 11.30 alle 13 e dalle 18.30 alle 19.30. 
A Brescia biglietti in vendita da Punto Einaudi tutti i giorni negli orari di apertura della libreria (via Pace 16/a - 030.3757409, dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19, chiusa lunedì mattina e festivi).
Ingresso 10 euro (5 il ridotto). 
 
Lo spettacolo fa parte della Rassegna Giardini di marzo, che proseguirà con: Sfide in rosa a cura di Sara Poli con Laura Mantovi (18 marzo), Operetta burlesca di Emma Dante (26 marzo) e La merda con Silvia Gallerano (15 aprile).