Bando per potenziare l'offerta culturale
di Redazione

L’Ecomuseo della Valletrompia in sinergia con Cassa Padana mettono sul piatto 25 mila euro per un bando dedicato a favorire e potenziare l’offerta culturale della Valle

 
“Cibo e filiere produttive locali”, “Grande Guerra” e “Acqua e ambiente”: sono questi i temi su quale costruire dei progetti di valorizzazione culturale proposti dal bando dell’Ecomuseo della  Valletrompia nato in sinergia con al Cassa Padana.
La somma messa a disposizione è di 25 mila euro e al bando possono partecipare gli associati, enti pubblici e associazioni, che nel progetto riusciranno a coinvolgere il territorio, dalle scuole ad associazioni non socie, passando per la costruzione di una proposta che sia in grado di valorizzare l'intera comunità.
 
 In sintesi questo il senso della proposta di Ecomuseo, presentata dal presidente Roberto Gitti e dal suo vice Pierluca Ghibelli, che hanno posto il segno sul senso di un'iniziativa che si apre all'intera Valle del Mella, pur partendo dalla base associativa. Esaltare il territorio rendendolo un cantiere operativo: su questa ipotesi progettuale Cassa Padana si è spesa con un contributo al bando di 5.000 euro «perché noi - ha detto Mara Pazzini in rappresentanza dell'istituto - crediamo in queste esperienze». 
 
Ecomuseo mette in campo uno sforzo notevole anche rispetto alle proprie risorse. Il bilancio di previsione ammonta infatti a 60.000 euro e di questi un terzo sono destinati al bando che ha lo scopo di far sviluppare «prodotti e servizi relativi al patrimonio storico culturale e rurale, anche producendo manifestazioni ed esposizioni destinate ad utenze esterne». Alla fine la somma massima da destinare ad ogni progetto sarà pari a 8.000 euro. I progetti potranno essere cofinanziati e soprattutto dovranno essere presentati entro il prossimo 20 aprile. 
 
Sul sito www.ecomuseovalletrompia.it tutte le informazioni del caso. «Ora - ha concluso Gitti – ci affidiamo alla voglia di mettersi in gioco dei nostri soci, che sono rappresentati da quattordici Comuni e undici associazioni, chiamati a coinvolgere un numero ben più ampio di realtà in questa nuova esperienza».