Stefana, polemiche fra sindacati
di Redazione
La Fim ha stigmatizzato pubblicamente, affiancata dalla Cisl di Brescia, il fatto che ieri mattina la Fiom avrebbe impedito l’intervento di Daniela Pedrali, componente della segreteria.
Questa la nota della Cisl a firma del segretario generale Enzo Torri .
“Proprio nella riunione del consiglio generale della Cisl di Brescia di venerdì 23 gennaio esprimevamo vicinanza e solidarietà ai lavoratori della Stefana e l'episodio di sabato mattina è scorcertante. E' veramente grave che la Fiom di Brescia, invece di condividere scelte e percorsi di chi come lei si sta facendo carico nella difesa occupazionale di centinaia di lavoratori della Stefana, scelga la strada di impedire alla fim di esporre le proprie opinioni durante le assemblee. Una scelta in continuità con quella delle scorse giornate dove decide continue iniziative senza concordarle con chi ha una sua rappresentanza di lavoratori nelle aziende del gruppo.
Le diversità di opinioni, se anche ci fossero, non possono giustificare una scelta di esclusione del contributo di un sindacato ed è ancora più grave nei confronti di una situazione dove i lavoratori rischiano il proprio futuro.
Ci chiediamo cosa teme la Fiom? che altri possano avere proposte migliori delle sue? che i lavoratori ascoltino idee diverse? o pensa di essere l'unica organizzazione a detenere capacità di azione e di proposta? comunque è una posizione che mostra debolezza e che non ammette giustificazioni. Non ci sono motivi per sospendere la democrazia, a maggior ragione quando ci sono lavoratori che rischiano il posto di lavoro e il contributo di tutti non solo è auspicabile ma indispensabile. La Cisl di Brescia chiede di conseguenza di ripristinare la democrazia alla Stefana”.