I due funerali di Pino Daniele.
di Davide Vedovelli

Addio controverso al cantautore blues napoletano
Polemiche sull'ultimo saluto ad uno dei musicisti più influenti nella scena musicale italiana e napoletana.



Personaggio schivo e riservato chissà cosa starà pensando di questa vicenda che assume caratteri sempre più grotteschi.
Ad alimentare la polemica alcune liti tra i parenti che hanno portato allo svolgersi di due funerali: il primo a Roma alle 12 al Divino Amore poi alle 19 nella basilica reale San Francesco di Paola a Napoli.

Ieri sera in 100mila in piazza del Plebiscito a Napoli
per il flash mob dedicato al cantautore, morto tre notti fa per un infarto a 59 anni.
Ancora incertezza sul luogo della sepoltura del musicista blues napoletano.

Dopo lo sconforto e la commozione si sono già fatte spazio le polemiche che tristemente avvolgono le  vicende drammatiche di personaggi famosi.
Oltre al doppio funerale anche il luogo della sepoltura sta creando malcontento.
A fare arrabbiare in fan, in coda fuori dalla camere ardente, era già stata la decisione di chiudere i cancelli alle persone comuni e consentire l'accesso solo ad alcuni Vip.

Anche la questione dei soccorsi è stata nell'occhio del ciclone dopo che un amico dell'artista aveva dichiarato che l'auto medica che l'ha portato in Ospedale aveva forato, dichiarazione poi smentita dalla famiglia.
Brutto epilogo per un artista dalla carriera sfolgorante, cantante e musicista che ha saputo come nessun altro reinterpretare la musica napoletana, dandole freschezza e modernità.

Lasciamo perdere queste vicende
e ripercorriamo invece la sua attività musicale, che credo sia la maniera corretta per ricordarlo.

Nasce a Napoli il 19 marzo del 1955.
Terra mia, l'album d'esordio del 1977 denotò il profondo legame del cantautore con la tradizione partenopea e mediterranea sia per le musiche che per i testi, i quali ricordano, talvolta, canti e usanze popolari tipicamente napoletane.
Tra i brani dell'album di maggiore successo sono sicuramente Terra mia, ma soprattutto 'Na tazzulella 'e cafè, molto gettonata da Renzo Arbore nel suo programma “Alto gradimento” e “Napule è” che nel tempo sarà un vero manifesto per l'autore (che l'aveva scritta a soli 18 anni) e per l'intera città.

Nel 1980 ha fatto da apripista al concerto milanese di Bob Marley, ha suonato a Cuba e all'Olympia di Parigi, con artisti dal calibro di Ralph Towner, Yellow Jackets, Mike Mainieri, Danilo Rea, Mel Collins.
Il 1987 fu l'anno di Bonne soirée, un album di rottura apprezzato da musicisti e addetti ai lavori per le sue sonorità dal respiro internazionale.

Nel 1995 ha suonato, durante il tour estivo, con Pat Metheny
, nonché con gli Almamegretta, Jovanotti, Eros Ramazzotti e Chick Corea, mentre nel 1990 era stato ospite di Claudio Baglioni nell'album Oltre

Nel 2000 firmò un nuovo contratto con la BMG; il primo disco con la grande casa discografica era Medina (oltre 500.000 copie in Italia), dove spiccano le partecipazioni di Salif Keïta, Faudel e Omar Farouk. Nell'estate 2002 ebbe l'idea di una tournée a quattro condivisa insieme ai colleghi Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori e Ron e testimoniata in un CD e in un DVD, In tour (primo disco prodotto della Blue Drag, sua etichetta discografica creata sempre nel 2002, insieme al figlio Alessandro).

Nell'ottobre 2005 si ripresentava con il singolo It's now or never (celebre cover inglese di 'O sole mio, a suo tempo lanciata da Elvis Presley), a introdurre l'albumIguana cafè che lo stesso autore aveva annunciato diversi mesi prima come secondo capitolo del progetto del 2004.

Il 26 giugno 2010 ha partecipato al festival Crossroads 2010, organizzato da Eric Clapton al Toyota Park di Chicago, suonando assieme a Joe Bonamassa e Robert Randolph.[12]
Il 23 novembre 2010 è stato pubblicato il ventiduesimo album in studio, Boogie Boogie Man, anticipato dal singolo omonimoil 5 novembre e impreziosito dai duetti con artisti quali Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax.

Il 24 giugno 2011 si è esibito in concerto con Eric Clapton nello stadio di Cava de' Tirreni davanti a una platea di 16.000 spettatori. Durante il concerto, Pino Daniele ha cantato in italiano una strofa di Wonderful Tonight di Clapton.

Per l'estate 2014 ha annunciato un tour nel quale ha eseguito integralmente l'album Nero a metà, interpretandolo dal vivo il 1° settembre 2014 con i membri della band originale in un concerto all'Arena di Verona.[13] Il tour è ripartito con il concerto del 6 dicembre a Conegliano per proseguire l'11 dicembre a Bari, il 13 a Roma, il 16 e 17 a Napoli ed il 22 dicembre ad Assago. Il 31 dicembre 2014 si è esibito a Courmayeur prendendo parte al programma televisivo L'anno che verrà.

Ora restano le sue canzoni che lo rendono immortale, canzoni che non conoscono tempo e attraverseranno gli anni come capita a tutti i veri capolavori artistici.
A non farcelo dimenticare troppo in fetta ci penserà l'affetto di quello straordinario popolo dei napoletani che sono capaci di apprezzare e valorizzare più di tutti gli altri le loro ricchezze.