Essere altro da sé significa essere nulla 1.3
di Dru

Oggi vi spiego, parola per parola, cosa dice il titolo del mio racconto di filosofia: essere altro da sé significa essere nulla


1)L’essere è (significa) ciò (tutto)  che non è nulla.

2)L’essere altro è (significa) ciò che non è sé stesso.

3)L’essere altro da sé è (significa) ciò che è di sé stesso il nulla.

4)Significa
è (significa) essere.

5)L’essere nulla
è (significa) il non essere (il non significare) sé stesso, ciò che non riesce infine ad esserlo.
Il sé stesso è il principio d’identità di qualcosa con (principio d’identità), l’essere altro da sé è la contraddizione (principio di (non) contraddizione).

Consideriamo qualcosa (tutto), consideriamo la guerra.
e diciamo…
La guerra non è la guerra
La guerra, nel soggetto del giudizio appena esposto, è qui l’essere guerra e qui, in specifico, la guerra è innanzitutto qualcosa, ciò che non è nulla (1).

Il pensiero che concepisce l’errore è l’errare del pensiero, il pensiero erra quando vuole che qualcosa non sia sé stesso, quando vuole che l’essere sia nulla, cioè vuole che  l’essere sia altro da sé (3).

In “la guerra non è la guerra” il nulla è dato dal fatto evidente che il predicato (tutto) nega il soggetto (tutto), quindi il giudizio dà notizia di  un tutto (in questo caso specifico la guerra) che non è tutto ( in questo caso specifico “non è la guerra”).

In questa contesa del predicato al soggetto il pensiero si ferma e riflette che tra i due, predicato e soggetto, vi è equipotenza e il giudizio non si risolve che in nulla, i due stanno come due galli in contesa e sembra che non vi sia alcuna soluzione alla verità del giudizio.
Il soggetto qui è un essere, quell’essere che è espresso dalla guerra ed è qualcosa.

Il predicato qui è un essere, quell’essere che è espresso dal “non è la guerra”, cioè non è tutto ciò che è guerra ed è qualcosa.
Ho preso ad esempio specifico la guerra, dell’identità e non contraddizione universale che viene espressa da l’ essere è (principio d’identità) e l’essere non è il non essere (principio di non contraddizione), perché in Vallesabbianews spesso e volentieri si mostra una morale astratta che non comprende cosa sia  la guerra.
 
 Dicevamo, l’essere altro da sé significa essere nulla.
 
Nel giudizio “la guerra non è la guerra” il soggetto, qualcosa,  vuole essere il predicato, qualcosa d’altro da sé, e nel caso specifico tutti riconosciamo la contraddizione perché è esplicita, la guerra vuole essere tutto ciò che non è guerra.
 
Il giudizio è falso e noi ci sentiamo al sicuro da esso, almeno sul principio (=sulla causa) di tutto, cioè sul principio di non contraddizione.
Ma il giudizio è, la filosofia qui dice in sé,  un essente e come tale non è nulla è qualcosa.

La filosofia qui dice: la contraddizione esiste, ciò che non esiste è il suo contenuto.
(La follia esiste, l’errare esiste, l’errore esiste , eccome, e vi mostrerò che esiste a tal punto che ogni volta che pensate alla guerra, come quando pensate a qualcosa, voi non pensate alla guerra, ma della guerra, del qualcosa, pensate il nulla.)

Ma tutto questo (che è già qualcosa) se il buon Vallini avrà ancora pazienza e coraggio...