Pesco nei ricordi
di Elio Vinati

È inverno. È tempo di risistemare, riordinare, controllare e fare manutenzione delle proprie attrezzature di pesca

 
Strofino la mia 8 piedi da mosca come fosse una lampada per i futuri desideri di cattura ed ecco un ricordo mi torna alla mente: era la mia prima sfida ad un bellissimo temolo in una giornata di sole di qualche primavera ormai passata; l'emozione è ancora viva e l'esperienza indelebile. 
 
Mentre testo la tenuta del nylon (stressato da una stagione usurante) imboninato sul mulinello da spinning, riaffiorano i ricordi degli "splash" prodotti da un poco impegnativo ma piacevole combattimento vinto su un salmerino alpino, un salmonide schivo che spero di incontrare nuovamente e raccontarvelo l'anno prossimo. 
 
Riordinando le mie esche artificiali da luccio, mi capita tra le mani un martin (un'esca artificiale rotante) col quale avevo catturato il famelico predatore l'autunno scorso. Bei tempi!. 
 
Ingrassando la coda di topo della mia canna da mosca di 7 piedi, rimembro quel giorno a 1800m di quota dove, da una piccola buca di un ruscello delle alpi orobiche, una splendida fario di oltre 30cm è uscita a ghermire la mia imitazione di un'effimera (particolare specie di insetto acquatico).
 
Ma non mi lascio annegare dai ricordi e comincio a programmare e progettare nuove uscite di pesca, che poi non sono altro che nuove sfide. Auguro Buon Natale e un 2015 ricco di emozioni da catturare...