La telenovela dei terreni agricoli
di Redazione

Il Governo deve prendere in considerazione anche altri parametri di svantaggio, come i dati socio- economici dei territori interessati. La speranza è che possa farlo nella seduta del Cdm di domani



«Il Governo ha immediatamente colto la necessità del rinvio del pagamento dell’Imu agricola e della definizione di un adeguato criterio per la delimitazione dei terreni agricoli interessati».

E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini nel sottolineare «l’importanza di confermare la fondamentale scelta di differenziare l’imposta a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoltori professionali».

In riferimento a questo, sabato 6 dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto modifica contenente il nuovo elenco dei Comuni i cui terreni agricoli sono assoggettati a IMU per il quale sono esentati dal pagamento dell’imposta i comuni posti sopra i 600 metri/slm.

Per i Comuni tra i 600 metri/slm e i 280 metri/slm l’esenzione è prevista solo per i coltivatori diretti o imprenditori agricoli iscritti all’INPS; per i Comuni sotto i 280 metri/slm non sono previste esenzioni e tutti devono pagare.
Coldiretti ha segnalato la disparità di trattamento legata alla scelta di far pagare l’Imu sui terreni in base all’altitudine in cui si trova la sede Comunale, con l’effetto che  terreni posti in altitudine definita “esentata” devono comunque pagare l’imposta perché il palazzo Comunale è ad un altitudine inferiore.

«In occasione del Consiglio dei  Ministri che si terrà domani - conclude il Presidente Prandini - nel quale verrà esaminata la possibilità di una proroga per il pagamento al 26 gennaio 2015, auspichiamo che vengano rivisti, adeguandoli alle reali situazioni del territorio, i criteri di calcolo dell’imposta».

.fonte: comunicato stampa