Stroncata da un infarto
di Redazione

E' stato con ogni probabilità un malore a portarsi via Alima Thiandoume, 48enne originaria del Senegal. La donna è stata trovata priva di vita in casa sua nel primo pomeriggio di venerdì



Vittima di un improvviso malore, un infarto.
Questa almeno la prima impressione da parte del personale della Croce Bianca, intervenuto venerdì al civico 255 di via Montesuello, a Lumezzane.

Alima viveva in un appartamento al terzo piano col marito Falou Leve ed il figlio che frequenta la Seconda media alla Serafino Gnutti di San Sebastiano.
Il primo ad accorgersi che qualche cosa non andava per il verso giusto sarebbe stato proprio il ragazzino, che ha trovato sbarrata la porta di casa al rientro da scuola, mentre al campanello non rispondeva nessuno.

Mezz'ora dopo è tornato dal lavoro anche il papà, ma non hanno potuto entrare perchè la porta era stata chiusa dall'interno e c'era infilata la chiave nella toppa.
D'obbligo il ricorso ai vigili del fuoco lumezzanesi, che hanno disteso una lunga scala fino al terrazzo mentre sul posto intervenivano anche un'ambulanza e i carabinieri.

Entrati nell'appartamento dopo aver forzato la portafinestra, i pompieri hanno trovato la donna esanime riversa accanto al letto, con una ferita sul volto che probabilmente si era procurata nella caduta.
Sul fornello intanto stava bruciando in un pentolino quello che probabilmente avrebbe dovuto essere il pranzo del figlio.

La notizia della morte di Alima si è presto diffusa creando sconcerto soprattutto nella folta comunità senegalese della Valgobbia.