Undici anni fa l'estremo sacrificio
di Redazione

Originario di Marcheno, l’appuntato dei Carabinieri Massimo Guerini venne ucciso in provincia di Cuneo, da due rapinatori in fuga. L’Arma si è stretta oggi alla famiglia nel ricordo


Oggi lunedì 1 dicembre 2014, alle ore 10 a Marcheno, nell’ambito delle giornate commemorative dei decorati di Medaglie d’oro al Valor Militare, al Valor Civile ed al Valore dell’Arma dei Carabinieri volute dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in occasione del bicentenario di fondazione, si è tenuta una cerimonia per ricordare l’Appuntato dei Carabinieri Massimo GUERINI, Medaglia d’oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri.

Alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri “Lombardia” Generale di Brigata Ciro D’ANGELO, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Brescia Colonnello Giuseppe SPINA, della madre, dei tre fratelli e delle Autorità Civili locali è stata dapprima celebrata una Messa nella Chiesa di San Pietro e Paolo e poi successivamente deposto un mazzo di fiori presso la tomba del militare.

L’Appuntato Massimo GUERINI nato a Gardone Val Trompia il 05 novembre 1971 fu mortalmente ferito il 1 dicembre del 2003 in un conflitto a fuoco con due malviventi che avevano da poco tentato una rapina nel comune di Ceresole d’Alba in Provincia di Cuneo meritandosi la Medaglia d’oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri “alla memoria” con la seguente motivazione:

“Con eccezionale coraggio ed esemplare sprezzo del pericolo, non esitava a fronteggiare, unitamente ad altri militari, due malviventi armati autori di tentata rapina, che si stavano dando alla fuga a bordo di un’autovettura. Nel corso di proditorio e violento conflitto a fuoco, reagiva con l’arma in dotazione attingendo uno dei malfattori, finchè si accasciava al suolo, mortalmente ferito. Fulgido esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”.