A Marcheno, si educa all'uso dei social network
di Natalia Monti

Una realtà virtuale ma non per questo meno pericolosa, se usata male, quella dei social network. E a Marcheno è il Progetto Nemo a mettere in guardia


Presentato qualche giorno fa con una conferenza stampa, il nuovo percorso del Progetto Nemo per le scuole del territorio comunale di Marcheno, ma anche per genitori, educatori ed insegnanti, si incentrarà quest’anno sulla tematica dei social network e dei potenziali pericoli collegati ad un loro scorretto utilizzo.

Utenti sempre più giovani, infatti, si buttano in questo mondo virtuale senza la preparazione e l'attenzione necessarie ad utilizzare i nuovi media con soddisfazione e serenità. Questo, come hanno spiegato gli intervenuti alla presentazione del progetto educativo, succede anche e soprattutto perché i genitori sono i primi a non saper sfruttare correttamente applicazioni e social.

Quest'anno, oltre alle nuove tematiche, non più concentrate sul bullismo, c'è poi una seconda novità: Nemo si avvarrà della collaborazione con la Cooperativa Fraternità Impronta che, grazie a finanziamenti regionali, continua con "Impronta di famiglia", progetto pedagogico portato avanti a Gardone, Marcheno e Bovegno e che si sposa perfettamente con gli obiettivi del tavolo educativo, come ha sottolineato la rappresentante Sonia Pedretti.

Alla conferenza erano presenti anche i due assessori alla cultura e all'istruzione, Elena Guerini e Raffaella Contessa, a loro volta educatrici nella vita, che hanno rimarcato l'importanza dellìaccompagnamento dei giovani nell'universo delle nuove tecnologie.

Di pericoli e rischi, invece, ha parlato la dottoressa Luisa Ravagnani, criminologa e giudice esperto che, insieme a Stefano Contardi modererà gli incontri previsti sia con i ragazzi che con gli adulti. Anche per genitori ed insegnanti, infatti, sono stati pensati momenti di riflessione e confronto, primo dei quali in programma per il 17 novembre alle 20.30 all'auditorium di via Madonnina.

Gli altri due, invece, sempre all'auditorium e alla stessa ora, sono attesi il 24 e l’1 dicembre e saranno più specifici per chi ha figli tra i 3 e i 10 anni, ne caso dell'incontro novembrino, e di chi ne ha tra gli 11 e i 18 nel caso dell'ultima serata.

Per i ragazzi, invece, riflessioni e incontri in classe, ma anche educazione attraverso la catarsi del laboratorio teatrale, portato avanti alle medie grazie a Treatro Terrediconfine, il tutto per tutelare, ma senza demonizzare smartphone, tablet e social media.