Lucilla Giagnoni apre con «Big Bang»
di Davide Vedovelli

Si aprirà giovedì 13 novembre con Big Bang di e con Lucilla Giagnoni la stagione del Teatro Odeon promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane


Attrice e autrice di vaglia, Lucilla riporterà in scena - nel 450° anniversario della nascita di Shakespeare e di Galileo - un suo cavallo di battaglia, un pezzo d’ininterrotta bravura che in un crescendo d’emozione racconta la Creazione tra teologia, scienza e teatro.
Argomento dello spettacolo è l'eterna domanda dell'individuo di fronte all'infinità, al mistero dell'universo. Un percorso a ritroso a sondare l’Inizio, perché nella comprensione di come tutto abbia avuto inizio si possono trovare indizi su come, forse, finirà. A porsi queste domande è una madre, l’essere umano che più attivamente partecipa alla Creazione. Le risposte sono racconti: quelle della religione, la nostra tradizione biblica, in particolare i brani della Genesi che narrano la creazione del mondo e dell’uomo; quelle della poesia e del teatro seguendo la visionarietà metafisica di Dante e la concretezza delle passioni umane in Shakespeare; infine quelle della scienza, in particolare attraverso la figura di Einstein che in sé compendia le ricerche della fisica sull'infinitamente grande (relatività) e infinitamente piccolo (meccanica quantistica). Partendo dall’ultima parola della Divina Commedia, Stelle, il percorso teatrale intreccia i tre linguaggi, senza però mai confonderli fra loro.
Con questo spettacolo, che riunisce molte delle qualità del migliore teatro ed è perciò rappresentativo di una linea artistica perseguita e affinata nel tempo, l’Odeon si appresta a varcare la soglia del 16° anno di programmazione, come sempre con un ricco calendario di appuntamenti e incontri che spaziano dalla prosa alla musica, al cinema alla letteratura.

Posti ancora disponibili. Ultime prevendite martedì 11 e mercoledì 12 novembre presso la biglietteria del teatro (via Marconi 5 - 030.820162), aperta il martedì dalle 18.30 alle 19.30 e il mercoledì dalle 11.30 alle 13 e dalle 18.30 alle 19.30. A Brescia i biglietti si trovano da Punto Einaudi negli orari di apertura della libreria (via Pace 16/a - 030.3757409, aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19, chiusa lunedì mattina e festivi).
Ingresso 20 euro (17  ridotto).
L’orario d’inizio dello spettacolo è  alle 20.45,  il teatro apre alle 20,  con biglietteria attiva per l’assegnazione degli ultimi posti eventualmente ancora disponibili.

Argomento dello spettacolo è l'eterna domanda dell'individuo di fronte all'infinità, al mistero dell'universo. Un percorso a ritroso a sondare l’Inizio: perché nella comprensione di come tutto abbia avuto inizio si possono trovare indizi su come, forse, finirà.
A porsi queste domande è una madre, l’essere umano che più attivamente partecipa alla Creazione.
Le risposte sono racconti: quelle della religione, la nostra tradizione biblica, in particolare i brani della Genesi che narrano la creazione del mondo e dell’uomo; quelle della poesia e del teatro seguendo la visionarietà metafisica di Dante e la concretezza delle passioni umane in Shakespeare; infine quelle della scienza, in particolare attraverso la figura di Einstein che in sé compendia le ricerche della fisica sull'infinitamente grande (relatività) e infinitamente piccolo (meccanica quantistica).
Il percorso teatrale intreccia questi tre linguaggi senza però mai confonderli fra loro: il noto paradosso del ‘gatto vivo/gatto morto’ della meccanica quantistica viene accostato all' ‘essere o non essere’ di Amleto; la materia oscura che riempie l’universo è cercata nelle parole del serpente della Genesi e di Lady Macbeth, la luce che è fondamento della scienza moderna, della teologia, è sostanza dell'ultima parte del Canto 33 del Paradiso di Dante, l’unità di spazio-tempo einsteiniano è trovata nell’essenza stessa del Teatro.
Il testo è composto da un prologo, tre capitoli (l’osservazione, la conoscenza, il tempo) e un epilogo.