Buone nuove alla Maugeri
di Redazione

In una conferenza stama che ha avuto luogo nella sede centrale della Maugeri a Pavia, il presidente Gualtiero Brugegr ha dichiarato: «Attualmente non è previsto alcun esubero e per il risanamento si prospetta un accordo con i creditori»


Nessun esubero è attualmente previsto per la Maugeri, anche se rimane l'obiettivo «di ridurre tutti i costi e, in particolare, quello del lavoro, oggetto di trattativa con i sindacati, per riallinearsi a quelli di istituti simili. Costo che ora alla Maugeri incide per il 60% contro il 47,8% di altre realtà».

E' quanto ha dichiarato Gualtiero Brugger, presidente dell'Irccs Fondazione Maugeri, rassicurando sul futuro dei 3500 dipendenti della Fondazione, 250 dei quali lavorano nella struttura lumezzanese.

«La Fondazione vuole risanare i propri conti mantenendo integro il perimetro delle proprie attività sanitarie. Si farà fronte alla diminuzione dei ricavi (da 329,2 milioni di euro nel 2011 a 305 nel 2013 per tutte le sedi) per effetto della spending review, all'elevato costo del personale e all'impatto degli oneri relativi alle vicende giudiziarie del 2012 (patteggiamentodi 16milioni), con una serie di interventi. Nessun esubero è attualmente previsto» hanno dichiarato presidente e direttore generale.

Come intende la Fondazione procedere al risanamento?
«Anziché operare singole vendite delle 21 strutture, si prospetta un accordo con i creditori, per i quali è già stata attivata la proceduradi concordato "in bianco", un periodo di quattro mesi, rinnovabile per altri due, sotto la vigilanza del Tribunale. Se l'accordo non sarà ottenuto - ha spiegato il presidente - si procederà al concordalo preventivo in continuità. L'indebilamento, al primo semestre 2014, ammonta a 193 milioni di euro».

Tra le ipotesi di «risanamento», anche l'ingresso di nuovi investitori, probabilmente costituendo una nuova società alla quale conferire le attività sanitarie.
Un piano di risanamento che che dovrà essere depositato al tribunale di Pavia entro 120 giorni.

Già nominati i tre commissari che avranno il compito di vederci chiaro, in una situazione complicata nella quale emergono anche aspetti di rilevanza penale
Sono Stefano Ambrosini che è considerato fra i maggiori esperti di crisi aziendali a livello nazionale; Rolando Brambilla, è professionista di grande esperienza e competenza in materia fallimentare; Mauro Zampollo che è commercialista a Vigevano.

Fonte: Giornale di Brescia