Capre sbranate: lupi, orsi o cani selvatici?
di Redazione

Tre capre uccise e una ferita da un non meglio precisato predatore hanno messo in allerta la Polizia provinciale per un sopraluogo nelle zone fra Collio e Bagolino



All’inizio di ottobre, a seguito della richiesta di intervento da parte dei proprietari di un gregge di caprini, gli agenti della Polizia provinciale di Brescia hanno effettuato un sopralluogo nelle zone di Collio e Bagolino, per sospetta predazione di grandi carnivori.
Il dubbio che potesse trattarsi di un orso sconfinato dal vicino Trentino, dopo i recenti avvistamenti sull'Alto Garda, ha messo in allarme i pastori del gregge.
Sul posto è stata ritrovata ancora in vita una capra, sulla quale erano presenti diversi morsi in varie parti del corpo, e altre tre carcasse di caprini con le stesse ferite.

Le modalità di aggressione portano ad escludere che si tratti di orsi (modalità uccisione, nessun tipo di segni presenza e mancanza di consumo alimentare delle carcasse).
Sono sicuramente canidi, famiglia in cui rientrano sia i cani, sia i lupi.

«Per stabilire con certezza se sia stata opera degli uni o degli altri – spiegano dal comando provinciale –, sarebbe stato necessario l'esame del DNA del pelo dell'aggressore eventualmente rinvenuto sui capi predati, ma nel caso in questione non è stato possibile.
Ci si deve, pertanto limitare a considerazioni di carattere generale, che possono trovare conferma o meno negli indizi raccolti.
Ebbene, l'attacco da parte di lupi sarebbe da escludere, come per l'orso, per le modalità uccisione (le modalità' di aggressione sono da cane domestico, tanti morsi e graffi in svariate parti del corpo, mentre il lupo uccide con un solo morso alla gola) e la mancanza di consumo alimentare delle carcasse.
Al contrario, la presenza di cani è stata confermata dalle orme, dalle fatte rinvenute e dalla testimonianza di chi ha dichiarato di aver visto un cane meticcio con il muso sporco di sangue allontanarsi dal luogo dell’aggressione».