Illeciti venatori
di Redazione

Periodo di controlli per Corpo Forestale dello Stato contro la caccia di frodo che in Val Trompia ha portato al rinvenimento di reti e archetti. Al via l’operazione “Pettirosso” svolta dal Nucleo Operativo Antibracconaggio dell’Ispettorato Generale


La posizione geografica delle valli bresciane, in particolare la Val Sabbia e la Val Trompia, fa sì che esse siano percorse da un'importante via di migrazione che convoglia verso il nostro Paese un gran numero di passeriformi provenienti dal nord-est europeo.

Il personale dei Comandi Stazione Forestale del Corpo Forestale dello Stato, unica forza di polizia specializzata nella tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, nell’ambito del servizio d’istituto, svolge attività di contrasto agli illeciti venatori, finalizzati alla tutela degli animali selvatici.

Nella Val Trompia i risultati conseguiti dai reparti dipendenti dal Comando provinciale del C.F.S. di Brescia nel corso delle ultime settimane sono i seguenti:
• 5 Comunicazioni di notizia di reato noti per caccia con mezzi vietati.
• Sequestro di 3 reti da uccellagione, 30 trappole a scatto "sep" per la cattura di piccoli uccelli e 85 archetti.
• Perquisizione che ha portato al rinvenimento di esemplari di avifauna protetta (lucarino e pettirosso) e successiva liberazione in natura
• 7 processi verbali per violazioni amministrative in materia di caccia

Sempre nell’ambito della tutela degli animali è stata effettuata una comunicazione di notizia di reato per maltrattamento animali e 2 processi verbali in tema di tutela degli animali d'affezione.

A questa attività si aggiunge ora anche l’operazione “Pettirosso” svolta dal Nucleo Operativo Antibracconaggio dell’Ispettorato Generale del Corpo Forestale dello Stato con base a Roma, che si svolge dai primi anni '90 in provincia di Brescia e nelle zone limitrofe in questo periodo.