Biondo era e bello
di Itu

Sto riscoprendo antichi autori di un recente passato, questo libro mi suggerisce di esplorare ancora tra gli scaffali della biblioteca


In fase di riciclo mi trovo in biblioteca, sono rimasti pochi libri "bevibili" per l'estate in corso e mi attardo tra gli scaffali della letteratura italiana.

Scorro in ordine alfabetico e mi fermo su Tobino, in tarda adolescenza sono rimasta incantata dalla sua professione medica psichiatrica e le parole che trovò per descrivere i corridoi dei manicomi in cui ha lavorato: "Le libere donne di Magliana" o " Per le antiche scale"sono testi che rimangono nel cuore.

Ma tento un titolo inconsueto che percorre gli scenari  frequentati dall'autore e dal "divino" Dante, mi interessa il gioco di due architetti della parola che tra i tanti obblighi di vita si sono trovati a scrivere da quell'angolo privilegiato che rappresenta la Toscana .

Il testo vibra forte della tragedia delle tragedie che Alighieri raccontò per noi, la sua vita è rivista attraverso gli incontri e gli sguardi passionali che spiegano il suo tempo.

Un testo d'introspezione ad una epoca complicata, Tobino è manierista nel suggerire gli ambienti e il suo scrivere chiaro e pregiato.

Ed. Oscar Mondadori "Biondo era e bello" di Mario Tobino