Goga e Magoga, Van De Sfroos torna in versione rock
di Davide Vedovelli

Album rock e ben riuscito l'ultimo lavoro del cantautore comasco che fa nuovamente centro: 16 brani che esplorano mondi diversi e ci parlano delle cose che ci stanno accanto ogni giorno


Non perdiamo tempo per ribadire quanto Davide Van De Sfroos sia bravo e ormai consacrato tra i grandi della scena musicale italiana.
“Goga e Magoga” è un album con sonorità rock e “sporche” al punto giusto, dove i testi si intrecciano con tamburi, chitarre distorte e volino.
16 brani che esplorano mondi diversi, a volte con determinazione e a volte con dolcezze e malinconia ci parlano delle cose che ci stanno accanto ogni giorno.
Statuette africane sul frigorifero accanto a foto di parenti vivi e morti, di storie di paese e stai d'animo.
Il titola Goga e Magoga riprende il detto “andare in Goga e Magoga” , ossia in un paese molto lontano, e si rifa alle Popolazioni Gog e Magog citate nell'apocalisse di Giovanni.
Dopo Yanez arriva un disco ancora più curato e ben arrangiato, molto evocativo nei testi e nei suoni.
Van De Sfroos estrae dal cappello due perle di rara bellezza; stiamo parlando delle canzoni “crusta de palten”, “gira gira” che da soli valgono il disco e la fama che l'artista si è guadagnato in questi anni.
Un disco da ascoltare e riascoltare con calma, entrando pian piano percorrendo i suoi sentieri senza fretta di arrivare in fondo.

Tracce

1.Angel
2.Ki
3.Figlio di ieri
4.Crusta de platen
5.El calderon de la stria
6.Mad Max
7.Infermiera
8.De me
9.Cinema Ambra
10.Il re del giardino
11.Goga e Magoga
12.Colle Nero
13.Gira Gira
14.Omen
15.Il viaggiatore
16.Il dono del vento