Disguidi
di Itu

Mi piacerebbe aver ricette da condividere ma è così complicato sopravvivere ai pasticci della vita



Quest'acqua piovana che impolpa la terra fino a far rigurgitare lombrichi e lumaconi a cercar riparo sulle pietre, che striscia di verde muri e interstizi, che gocciola da fili e cornici, che odora di pesante putrido del bosco fradicio oltre a farmi desiderare il sole, mi sveglia dentro una alchimia casalinga che si rivolge all'asciutto agro dell'aceto e dei limoni.

Quest'estate che è mancata
all'appuntamento ha riacutizzato dolori e acidi che il nostro corpo crogiolava della noia di una mezza stagione eterna, la depressione montanara è in agguato e si sovrappone a quella di tempi critici da attraversare.

Ritorno allora a studiare l'effetto di aceto e limone, vedo nei due agri la potenza giallognola che sveglia e mi perdo in ricette salvavita.

Sempre, a proposito di aceto
, il mio pensiero va ad un soldato romano cui toccò la fama dei vangeli per via di un venerdì scuro di tempesta sotto una croce a vigilare la morte di un personaggio assai strano e  troppo vip per i tempi.
Ma il soldato aveva la mente lucida e pratica di chi vuol far bene il suo lavoro e cucito sulla sua cintura due fiaschette preziosissime a quei tempi: una di olio d'oliva e una di aceto.

Due curativi portentosi che ingentilivano la rudezza dei dolori del tempo.

Si deve essere commosso dei lamenti del condannato, infilò in una spugna del suo aceto e l'offerse al morente: questo gesto è stato letto come affronto al destino che ci coinvolge tutti da duemila e passa anni ,a me viene un dubbio.
E se il soldato avesse voluto francamente sostenere la vita del poveretto? Io mi sento così dispiaciuta che il messaggio del cristianesimo si perda dietro alla pochezza di un soldato che ha dato la sua medicina conosciuta al tempo.

Così che stordita vedo come ogni cosa possa essere interpretata, come ogni medicina possa diventare pericolosa e tossica, come ogni bene possa diventare male, come ogni guerra possa anche diventare pace.

Piacerebbe sapere che ogni nostro libero arbitrio ci porti ad un più chiaro percorso, invece più che procedo nel tempo e più mi sento ignorante.