Sbarra alzata in Val Bertone, ma in autunno?
D'estate a sbarra alzata tutto funziona e nessuno ha da ridire: gli abitanti di Caino possono accedere gratuitamente, i "forestieri" con un permesso che costa 3 euro. Il problema sarà dopo il 1° ottobre, quando la sbarra verrà chiusa



Come già accadde lo scorso anno, anche per quest'estate la sbarra che delimita l'accesso a Val Bertone è alzata.
Questo non significa che il transito sia libero: a partire dalla bella stagione del 2013 è stato infatti avviato un sistema per il quale il passaggio dei veicoli nella pineta della valle è consentito ai soli autorizzati; sono stati privilegiati i residenti, che sono esenti dal pagamento del pass necessario per l'accesso, mentre viene chiesta una quota di 3 euro a che proviene da fuori il Comune.

Anche quest'anno i cainesi sono tenuti a recarsi in municipio per il permesso azzurro gratuito, sul quale è possibile indicare solo un numero di larga, mentre i non residenti devono ritirare il pass (costo invariato di 3 euro) in alcuni esercizi commerciali del paese.
Fin qui tutto bene, non fosse che il regolamento prevede che la sbarra verrà riabbassata il primo ottobre, data dopo la quale anche i residenti saranno tenuti a corrispondere una quota (variabile a seconda delle categorie) per il ritiro del permesso, in cambio del quale riceveranno anche la chiave per alzare la sbarra.

Questo obbligo ha già suscitato qualche polemica, in particolare nel mondo venatorio.
«Ai cacciatori residenti -ha scritto uno di loro su Facebook - sarà permesso l'accesso con l'auto, oppure dovranno arrivare in fondo alla valle a piedi non potendo liberare i cani perché una volta arrivati è già ora di tornare? Oppure dovranno pagare un'ulteriore tassa?».

Il sindaco Cesare Sambrici fa sapere che l'Amministrazione prenderà in considerazione la questione: «Troveremo una soluzione capace di accontentare tutti, anche nel rispetto dei residenti della zona, dichiaratisi molto contenti sia dal punto di vista della pace che da quello della pulizia dopo l'abbassamento della sbarra e la conseguente diminuzione del traffico».


di Barbara Fenotti dal Giornale di Brescia