Egoisti ed Egocentrici
di Aldo Vaglia

Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati,  ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici


Lo scrittore parte da una citazione di Nietzsche : “per essere veramente forte ogni io deve rendersi conto di essere un’entità trascurabile” e giunge alla conclusione che un sano egoismo è necessario alla sopravvivenza; è l’egocentrismo il vero male senza rimedio.

Non è l’egoismo ad avvelenare l’esistenza propria e altrui. È un suo parente stretto e degenere: è l’egocentrismo. L’egoista spera  di essere felice o non troppo infelice: l’egocentrico lo pretende come un privilegio speciale, un privilegio divino dovuto solo a lui e rovescia sugli altri, non lasciandoli nemmeno respirare, le sue pene le sue delusioni le sue speranze…”

Se condividiamo il pensiero di Magris abbiamo molti esempi a cui riferirci  anche vicini a noi.
Ma gli esempi più eclatanti li vediamo in televisione.
Uno degli ultimi è quello di Ferrara da Mentana dopo l’assoluzione di Berlusconi.
Ma Ferrara fa  male solo a se stesso; i tipi come Turigliatto e Bertinotti invece, fanno cadere i governi amici.
 
L’intramontabile D’Alema è sempre nell’occhio del ciclone sia che la sua presenza devastante sia visibile, sia che tiri le file dietro le quinte.
I 5Stelle, per il teorema Magris, sarebbero egoisti non egocentrici: l’ esibirsi in modo così sguaiato, senza alcun costrutto ed intelligenza politica, porta, dei vantaggi al loro movimento.
Anche Renzi e Berlusconi possono essere considerati egoisti, perché “gli altri  e la realtà” fanno parte del loro agire.
 
L’egoista è colui che tiene conto degli altri e sa che il suo io finisce quando può danneggiarlo; non è così l’egocentrico, che  ama solo se stesso, nulla lo può fermare, nemmeno la sua rovina  e  quella del movimento di cui fa parte.
Gli egocentrici sono i Chitti, i Civati, i Casson, i Muchetti, I Corsini, i Minneo ecc… che si alleano a SEL per affossare riforme di quella maggioranza che li ha fatti eleggere.

La loro fine dovrebbe essere quella che, un intelligente e coraggioso, Veltroni aveva riservato ai “rifondaroli di allora”: l’impossibilità di essere eletti al  parlamento con i propri voti.
Ma le elezioni sono lontane ed il logoramento di Renzi, sia come segretario che come presidente del consiglio, non gli permetterà al momento opportuno di liberarsi di quelli che lui chiama “gufi” e lo tengono impegolato all’immobilismo.

Bersani, che non è né egoista né egocentrico, ha riportato in auge tutta quella schiera di  inutili personaggi non adatti nemmeno per acchiappare voti; e quella che doveva essere una vittoria annunciata, si è trasformata nella vittoria mutilata.
Gli egocentrici hanno subito scaricato le colpe della sconfitta  su  Bersani ed appena iniziato a trattare per il governo ed il presidente della repubblica hanno messo in atto la loro strategia: sabotare qualsiasi proposta.

Su tutto conta solo il loro “illuminato” pensiero: le alleanze si possono accettare solo quelle impossibili, il resto sono inciuci, od intesa col nemico.