Bomboletta al veleno
di val.

Spray ed insulti, nella Caino del dopo elezioni. Presa di mira una consigliera di maggioranza, tirato in ballo anche il nuovo sindaco, Cesare Sambrici. L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri, che indagano contro ignoti


Hanno fatto rumore le scritte infamanti apparse venerdì scorso sulla bacheca accanto alla sede del Pd, a Caino.
Presadi mira in particolare la dottoressa del paese, da poco consigliera di maggioranza.
Dalla natura delle scritte - che proprio non è il caso di riportare - si direbbe però più un attacco personale, barbaro e vigliacco, nei confronti del medico, che l’espressione intransigente di un’opinione politica.
  
Ingiurie davvero pesanti e di cattivo gusto nei confronti di una professionista medico del paese da più di 30 anni, prossima alla pensione.
Le scritte, siglate nottetempo, sono state presto cancellate, ma hanno lasciato ugualmente il segno nell'animo degli abitanti di Caino.

Il veleno è scorso a fiumi, nella campagna elettorale a Caino, come altrove del resto, ma nessuno avrebbe mai pensato che si potesse arrivare a questi eccessi.
Tutto lascia pensare ad ogni modo al gesto inconsulto di una singola persona, alla quale la mancanza del caldo estivo deve aver dato alla testa.