Salinas e l'arrivo dell'estate
di Roberto Zambonardi

Prosegue l'esperienza del gardonese Roberto Zambonardi in Ecuador, impegnato su vari fronti e coinvolto nella festa del solstizio di Salinas, in lingua Kichwa "Inti Raymi"


Dopo quasi tre mesi di piogge ininterrotte anche qui a Salinas è arrivata l’estate (in verità sembra solo qui, visto che le notizie che arrivano dalla Valtrompia riportano un’estate orribile).

Stefania ed io aspettavamo questo momento con grande impazienza, non curanti delle lamentele continue dei Salineri circa questa stagione dell’anno. L’esperienza diretta vale più di mille parole e ora  comprendiamo anche noi perché il rapporto con la signorina Estate e gli abitanti di Salinas sia così burrascoso e tormentato.

L’esposizione a sole (vista la vicinanza all’equatore e l’altitudine) e venti fortissimi porta il terreno e la vegetazione a seccarsi inesorabilmente. I prati verdi brillanti lasciano spazio a distese marroni-gialle, le piante soffrono, la pelle e le labbra si disidratano, la polvere diventa regina incontrastata delle strade.

Nonostante tutto questo, il forte calore del sole sulla pelle, l’aver abbandonato giacca, berretta e scarponi per un più comodo k-way, cappello e scarpe leggere (per lo meno durante il giorno, la sera vince ancora il vestiario pesante) influenza positivamente l’umore e ci fa dire BIENVENIDO VERANO, AQUÍ ESTÁBAMOS ESPERANDOTE!
 
I laboratori con i bambini/adolescenti che, nei mesi precedenti, mi vedevano coinvolto due pomeriggi a settimana sono stati momentaneamente sospesi. Le attività saranno riprese in settembre con l’apertura di nuovi corsi, ancora in via di definizione vista la possibilità di avviare una collaborazione con il Ministerio de Inclusión Económica y Social (MIES). Nel post precedente spiegavo questa iniziativa della Fondazione. La proposta è stata consegnata, ora si aspetta la risposta del ministero.

L’attesa non ci vede con le mani in mano, nelle ultime settimane sono stati puliti e resi abitabili gli spazi che andranno a ospitare i futuri laboratori e si sono ordinati i materiali e gli strumenti necessari alla loro realizzazione. Parallelamente, è iniziata la colonia vacacional (equivalente al nostro GREST) che vedrà coinvolti i bambini salineri fino a metà agosto.

Il lavoro nella granja prosegue, sono state realizzate nuove scale in legno e disposte piante ornamentali nelle terrazze costruite precedentemente. A questo si aggiungono i periodici compiti di gestione della serra e del vivaio: raccolta ortaggi e irrigazione giornaliera piante native.

Nel settore turistico, la Junta Parroquial sta conducendo il passaggio della gestione dell’attività turistica, dalla Fundaciónacion Juvenil a una nuova identità giuridica. Per questo, si è deciso di istituire una commissione formata dai rappresentanti della Junta Parroquial, Cabildo, Tenencia politica, Gruppo Salinas, guide turistiche, alberghisti, ristoratori, compagnie di trasporto. Questa commissione sarà incaricata di redigere il regolamento che andrà a disciplinare l’attività turistica a Salinas. Sto appoggiando la Junta Parroquial nelle riunioni con i diversi attori coinvolti e nella realizzazione dell’organigramma della nuova entità che sorgerà alla fine del processo intrapreso.

Inoltre, ho partecipato alla stesura della richiesta di cofinanziamento al Ministerio de Cultura y Patrimonio Cultural per la realizzazione della quinta edizione del Festival del Queso y Cultura Andina; festival che promuove la cultura dei paesi andini attraverso la conoscenza della sua gastronomia, tradizioni, danze e musica.
 
Vorrei terminare raccontandovi due belle esperienze a cui ho avuto la possibilità di assistere in quest’ultimo mese. Possiamo inquadrare la prima all’interno della categoria politica, si tratta della realizzazione del Presupuesto Partecipativo 2014 de Salinas (Bilancio Partecipativo 2014 di Salinas). Tutto ciò riguarda un incontro in cui gli abitanti di Salinas e sue comunità hanno influenzato direttamente l’azione della Junta Parroquial indicandole le priorità da prendere in considerazione nei prossimi sei mesi, in accordo con le risorse disponibili. Nonostante le modalità di gestione dell’incontro abbiano lasciato a desiderare, è stata una vera esperienza di democrazia diretta.

La seconda appartiene alla categoria culturale/folkloristica, festa per il solstizio d’estate (in Kichwa: Inti Raymi). L’Inti Raymi è una cerimonia religiosa incaica in onore di Inti, il dio-sole. Questa festa piena di colori, musica e tradizioni dura diversi giorni e in alcune comunità perfino settimane.

Cade il 22 di giugno, durante il solstizio d’estate. La gente delle comunità indigene si reca a fonti, fiumi e cascate per celebrare un rituale comunitario. Questo rituale vuole purificare spiritualmente, favorire il recupero dell’energia e rivitalizzare la relazione con la Madre Terra (Pachamama). I giorni successivi sono caratterizzati da balli sfrenati in cui i ballerini danzano in cerchio, rappresentando i due solstizi e i due equinozi che si alternano in un anno. I ballerini “pestano” i piedi per invitare la Madre Terra a partecipare alla fiesta, per recupere la sua energia vitale e per prepararsi a iniziare un nuovo ciclo agricolo.

In Ecuador è molto sentito nelle regioni andine del Nord. Io sono stato a Cotacachi per celebrare questa festa con la Comunità “La Calera” (comunità con cui avevo collaborato nel 2013 durante la mia prima esperienza in Ecuador). È stata un’esperienza stupenda in cui ho potuto condividere un pezzo di questa cultura ancestrale. Speriamo che il bagno rituale e le danze mi abbiano purificato e mi diano tutte le energie necessarie per affrontare tutte le avventure che mi aspettano in quest’anno.
 
Con la speranza che l’uomo rivitalizzi la sua relazione con Madre Natura ma anche con i suoi simili; un pensiero per Gaza: STAY HUMAN: FREE PALESTINE!

“Abbiamo conquistato il cielo come gli uccelli e il mare come i pesci, ma dobbiamo imparare di nuovo il semplice gesto di camminare sulla terra come fratelli” (Martin Luther King)


Due foto dell'Inti Raymi e due della serra costruita a Salinas.